Economia
Industria, Mediobanca: Enel ed Eni "regine" di ricavi e utili

Sono i 'big' dell'energia i campioni dell'industria italiana in termini di fatturato e utili. Stiamo parlando dei colossi del Paese a controllo pubblico, ovvero Enel ed Eni che guidano la classifica rispettivamente con ricavi 2019 pari a 77,4 e 69,9 miliardi di euro. E' quanto emerge dalla 55esima edizione dello studio sulle Principali societa' italiane curato dall'Area studi di Mediobanca sulla base dei bilanci di 3.449 aziende, suddivise in base al settore in cui operano.
Nel dettaglio si tratta di 2.582 societa' industriali e di servizi, 250 holding, 29 sim, 29 societa' di leasing, 39 di factoring e credito al consumo, 406 banche e 114 assicurazioni. Tornando alla classifica, alle spalle di Enel ed Eni troviamo al terzo posto Gse con un fatturato di 29,7miliardi di euro. Le posizioni successive si aprono ad altri settori, come il manifatturiero (5 operatori) che si impone con Fca Italy in quarta posizione, i servizi (6 operatori) guidati da Telecom prima di Edizione, nuovamente la manifattura con Leonardo e i trasporti con FS; a breve distanza Prysmian, nel settore della gomma e cavi, seguito dall'energetico-petrolifero di Saras.
Nei primi 20 gruppi - prosegue l'analisi elaborata dall'Area studi di Mediobanca - ne figurano nove a controllo pubblico, quattro a controllo privato italiano e sette a proprieta' estera. La societa' con il maggior numero di dipendenti rimane Poste Italiane, con oltre 129 mila unita', nonostante il calo del 3,8%; Poste precede Ferrovie dello Stato (83.764 unita') e Edizione (80.044). Seguono, con piu' di 50mila addetti, Enel (68.253) e Telecom Italia (51.912).
Enel si conferma inoltre 'campione' per debiti finanziari (con una consistenza a fine 2019 pari a 62 miliardi) ma anche di utili, con 7 miliardi nel biennio 2018-2019; seguono nella classifica degli utili Eni (4,3 miliardi) e Poste (2,7 miliardi). Considerando il solo 2019, e' sempre Enel a salire sul gradino piu' alto del podio (2,1 miliardi di utili), seguita da Guccio Gucci e Marelli Europe (2 miliardi). In perdita invece, sempre nel biennio, Fca Italy (1,6 miliardi), Whirlpool Italia Holdings (700 milioni) e Permasteelisa (600 milioni).