Economia
L'espansione del regime forfettario: a chi conviene?

Un articolo per discutere gli effetti delle scelte del governo in materia di politica fiscale. Con esempi concreti (e qualche sorpresa)
Iva: le distorsioni del sistema forfettario
Ma le possibili distorsioni introdotte dal sistema forfettario non si esauriscono in quelle indicate in precedenza. Va anche osservato che i forfettari sono partite Iva che però non sono soggette al regime dell’Iva, cioè né sottraggono l’Iva sugli acquisti né impongono l’Iva sulla vendita dei propri servizi. Questa differenza rispetto ai lavoratori autonomi in regime ordinario e alle imprese può causare ulteriori distorsioni, particolarmente gravi se il forfettario venisse portato agli 85.000 euro di fatturato, coprendo cioè una larga parte del mondo degli autonomi e dei professionisti. Non portando in detrazione l’Iva pagata al fornitore sugli acquisti, i forfettari risultano a tutti gli effetti come dei consumatori finali; di conseguenza hanno tutti gli incentivi a comportarsi come tali, non richiedendo fattura quando possibile se ciò serve a ridurre i costi (quella che viene definita “evasione di consenso”). Si perde così uno dei vantaggi del sistema dell’Iva per le fasi intermedie di produzione, la convenienza a richiedere fattura sugli acquisti in modo da ridurre il proprio debito d’imposta.
Inoltre, i forfettari non devono neanche imporre l’Iva sulla vendita dei propri servizi, godendo pertanto di un vantaggio competitivo rispetto a produttori analoghi sottoposti a regime tributario ordinario e quindi soggetti a Iva. È vero che questi ultimi, oltre a dover imporre l’Iva sulle proprie vendite, possono anche scaricare l’Iva sugli acquisti (a differenza dei forfettari), ma la differenza di regime tributario tendenzialmente giocherà a vantaggio dei forfettari poiché il valore delle vendite è tipicamente maggiore del valore degli acquisti. In pratica, i forfettari possono vendere a prezzi finali minori rispetto a quelli praticati dai produttori sottoposti a regime ordinario oppure possono trarre profitto da quest’ulteriore vantaggio fiscale, vendendo i propri servizi ad un prezzo uguale ai competitori tenuti al versamento dell’Iva.