L'Ocse gela Renzi. Nel Def sbaglia sul Pil: +0,6% nel 2015 - Affaritaliani.it

Economia

L'Ocse gela Renzi. Nel Def sbaglia sul Pil: +0,6% nel 2015

"Dopo una lunga recessione, l'Italia ha cominiciato la sua graduale ripresa". E' la valutazione dell'Ocse, che nel capitolo dedicato all'Italia delle sue previsioni economiche stima la crescita del Pil allo 0,6% nel 2015 e all'1,5% nel 2016. Numeri che però, per quanto riguarda il dato sulla crescita economica del 2015, gela il nostro Paese e l'azione di governo: il premier Matteo Renzi aveva infatti previsto nel Documento di economia e finanza (Def) che quest'anno il Pil sarebbe cresciuto di più, di uno 0,7%.

"Le esportazioni continueranno a sostenere la crescita ma la ripresa si estenderà ai consumi privati". Il sistema bancario italiano "è ancora fragile e non in una buona posizione per sostenere pienamente gli investimenti privati", spiega l'Ocse. Secondo l'istituto di Parigi, "gli investimenti potrebbero essere rafforzati migliorando il meccanismo per le insolvenze, rafforzando l'uso di soluzioni debitorie giudiziarie ed extragiudiziarie e creando una società di gestione degli attivi che acquisti i crediti inesigibili", in altre parole la bad bank. Accelera, sebbene "lentamente", la crescita nell'area Ocse.

In media, segnala l'Economic outlook dell'organizzazione parigina, il Pil salira' dell'1,9% quest'anno e del 2,5% il prossimo. Il traino principale verrà dagli Stati Uniti, il cui prodotto e' stimato aumentare del 2% nel 2015 e del 2,8% nel 2016. Più contenuto l'andamento dell'economia dell'Eurozona (+1,4% e +2,1% rispettivamente nei due anni) e del Giappone (+0,7% e +1,4%). In ulteriore rallentamento la Cina (+6,8% e +6,7%).

L'inflazione, nella media dell'area, è prevista collocarsi allo 0,7% quest'anno per poi risalire all'1,7% il prossimo. Il tasso di disoccupazione scenderà invece al 6,9%% nel 2015 e al 6,6% nel 2016. Nonostante i numeri positivi, l'Ocse avverte che la crescita resta "insoddisfacente". In termini scolastici il voto è B-. "Per spingere l'andamento dell'economia globale", afferma la capo economista, Catherine Mann, "servono piu' investimenti, in grado di sostenere occupazione e consumi".