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Economia
La quattro giorni di Fabi: a Milano l'altra faccia delle banche e dei bancari
Lando Maria Sileoni, segretario generale Fabi

La quattro giorni di Fabi: a Milano l'altra faccia delle banche

Gli addetti ai lavori ne discutono da giorni. Sui social è virale, se ne parla in radio e in tv. Il 128° Consiglio nazionale della Fabi è stato un evento unico, nel corso del quale si sono alternati momenti più seri e riflessivi a lampi di puro divertimento. Tanti i temi al centro dei dibattiti e dei confronti: le questioni bancarie, come il contratto collettivo della categoria appena rinnovato o la febbre dei tassi d’interesse; la rappresentanza sindacale e il lavoro dei giovani. E poi le donne: da difendere, sempre. Sul palco degli East End Studios di Milano, una delle più importanti location per gli spettacoli in Italia, ospiti bipartisan apprezzati in maniera trasversale dal pubblico. Da Stefano Massini a Gianrico Carofiglio. Da Giuseppe Cruciani a Nicola Porro. E ancora: da Donato Masciandaro ai vertici dell’Abi e ai massimi rappresentanti delle relazioni sindacali delle principali banche italiane. 

Un segno di grande attenzione da parte di personaggi di altissimo profilo per una categoria, quella dei bancari, spesso al centro di polemiche, ma in realtà sempre dalla parte della clientela, quotidianamente, nello svolgere un servizio pubblico essenziale. È stato anche questo il Consiglio della Fabi: un evento lungo ben quattro giorni che ha occupato quasi tutta la scorsa settimana, dal 9 al 12 gennaio. Il primo sindacato dei bancari in Italia ha dato il massimo e il 128° Consiglio nazionale è stato un successo, sotto tutti i punti di vista. Per i temi trattati, per i confronti interni e i dibattiti, e per i grandi ospiti intervenuti: si sono alternati sindacalisti, esponenti del mondo bancario, accademici, giornalisti ed editorialisti, scrittori e grandi personaggi dello spettacolo. In platea, più di 2mila persone, molte addirittura in piedi. 
 
Del resto, il segretario generale, Lando Maria Sileoni, ha messo in piedi uno spettacolo imperdibile (ha curato personalmente la playlist musicale con un centinaio di brani ricercatissimi), a cominciare dall’apertura affidata all’attore Stefano Massini con un emozionante monologo a difesa delle donne. Tra gli altri super ospiti: Gianrico Carofiglio che ha parlato del ruolo della rappresentanza, Donato Masciandaro (Università Bocconi), l’esperto di geopolitica Dario Fabbri. Senza dimenticare la presenza di esponenti del mondo politico, come il senatore Francesco Zaffini, presidente della Commissione lavoro del Senato, che, interessato dalla Fabi, ha aiutato a trovare la soluzione alla questione dei fringe benefit dei mutui dei bancari. 

E poi: la presidente di Consumatori Attivi Barbara Puschiasis, il direttore di Wall Street Italia Leopoldo Gasbarro e l’editorialista di Repubblica Francesco Manacorda che hanno discusso di politica monetaria e tassi d’interesse con Masciandaro. Di intelligenza artificiale, poi, hanno parlato Ilario Alvino (Università La Sapienza), il vicedirettore esecutivo di Radio24 Sebastiano Barisoni, l’esperto Luca Di Bartolomei (Atlas) e l’influencer Eleonora Viscardi. Mauro Paoloni (nel consiglio di amministrazione di Banco Bpm in quota Fabi) ha parlato della rappresentanza dei lavoratori nei board aziendali, mentre l’avvocato Paolo Berti ha inquadrato il rinnovo del ccnl dei bancari nel panorama generale dalla contrattazione sindacale.
 
Giuseppe Cruciani e Nicola Porro hanno dato letteralmente spettacolo con la loro classica “Zanzara nella Zuppa”: 40 minuti di rassegna stampa irriverente in cui il conduttore di Radio24 si è superato con la preghiera, rivolta a Silvio Berlusconi (diventata virale sui social), al fine di far ritirare un disegno di legge di Forza Italia volto a rendere obbligatori i “doggy bag” nei ristoranti italiani. Scena virale che è andata in onda lunedì 15 gennaio a Quarta Repubblica su Rete4 dopo che lo stesso Cruciani ne aveva parlato nella sua trasmissione a Radio24. Manco a dirlo quello che sta accadendo su TikTok e X. Prima di confrontarsi sul lavoro per i giovani con le giornaliste Hoara Borselli e Sara Manfuso, Cruciani e Porro non hanno risparmiato nessuno: tra altri, hanno attaccato Fedez e Chiara Ferragni, Paola Cortellesi, Elon Musk, il presidente argentino Javier Milei. 

E poi il gran finale. Perché sul palco della quattro giorni dal titolo "Nothing about us, without us, is for us: contratto 2023" c'è stata anche la rivelazione della "belva" Sileoni, con il segretario generale della Fabi intervistato da Francesca Fagnani: un’ora di domande, anche personali, che hanno consentito di far conoscere a dirigenti sindacali e non solo, il leader della più grande sigla del mondo bancario del Paese, con i suoi trascorsi tra politica, calcio, windsurf e radio locali. Il rinnovo del contratto nazionale della categoria, che ha portato a un aumento medio della retribuzione dei dipendenti degli istituti pari a 435 euro mensili, è stato oggetto di confronto tra i rappresentanti dell’Abi Ilaria Maria Dalla Riva e Stefano Bottino con i segretari generali di tutte le organizzazioni sindacali. Tanti, a seguire, i dibattiti con i rappresentanti delle relazioni sindacali dei principali gruppi bancari del Paese (Intesa, Unicredit, Monte dei Paschi di Siena, Bper, Banco Bpm, Credit Agricole Italia, Nexi, Mediocredito Centrale, Bnl Bnp Paribas) e con i vertici di Federcasse (l’associazione del credito cooperativo), Augusto Dell’Erba e Matteo Spanò. Un evento unico, insomma, uno show curato in tutti i dettagli dallo staff della comunicazione Fabi diretto da Francesco De Dominicis.

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