Landini: "Draghi rinvia e non risolve. Se non ci ascolta via agli scioperi"
Il segretario della Cgil: "Adesso assemblee ma se nel mese di novembre non ci sarà un confronto non escludiamo nulla"
"Lo sciopero è uno strumento per ottenere risultati. Il nostro obiettivo sono i risultati". A dirlo è stato il leader della Cgil, Maurizio Landini, intervenuto a SkyTg24 Economia. "Adesso -ha spiegato Landini- abbiamo deciso di fare una campagna di assemblee nei luoghi di lavoro, e delle manifestazioni regionali. Se nel mese di novembre non ci sarà un confronto, non arriveranno risposte, non escludiamo nulla" ha chiarito Landini.
"Adesso assemblee ma se nel mese di novembre non ci sarà un confronto non escludiamo nulla"
Linea ribadita in un'intervista alla Stampa, nella quale fa l'elenco delle cose che non vanno nelle mosse del governo Draghi: "Prima di tutto il fisco: come vengono spesi gli 8 miliardi previsti per ridurre le tasse, che non devono essere dispersiin mille rivoli. Noi pensiamo che vadano usatituttiperaumentareilnetto in busta paga per lavoratori dipendenti e pensionati. Si può ragionare sulle forme, ma èlìchebisognamandareunsegnale, al mondo del lavoro, altro che taglio dell’Irap. Dal 2015 al 2021, sommando tutti gli incentivi dati al sistema delle imprese, si arriva a un totale di 170 miliardi. Ora tocca a salarie pensioni». Landini poi accusa Draghi di "rinviare e non risolvere i problemi", nonché di non avere avuto risposte sui punti critici segnalati.
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