Lvmh, il colosso del lusso inverte la rotta e incassa un trimestre in crescita: +1% - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 07:47

Lvmh, il colosso del lusso inverte la rotta e incassa un trimestre in crescita: +1%

LVMH registra un terzo trimestre 2025 in crescita dell’1%, segnando un’inversione di tendenza dopo mesi difficili. Ricavi a 58,1 miliardi di euro nei primi nove mesi, con Moda e Pelletteria in lieve ripresa.

di Emma Rossi

LVMH chiude i primi nove mesi del 2025 con ricavi in calo, ma torna a crescere nel terzo trimestre

LVMH, Moët Hennessy Louis Vuitton, ha registrato nei primi nove mesi del 2025 ricavi pari a 58,1 miliardi di euro, in calo del 4% rispetto allo stesso periodo del 2024 (-2% su base organica). Tuttavia, per la prima volta dall'inizio dell'anno, il terzo trimestre ha segnato un'inversione di tendenza, con una crescita organica dell'1%.

In una nota ufficiale, il gruppo sottolinea di aver "dimostrato una buona resilienza e mantenuto un forte slancio innovativo, nonostante un contesto geopolitico ed economico complesso". Nel terzo trimestre, tutte le divisioni e le aree geografiche hanno mostrato segnali di miglioramento, ad eccezione dell’Europa, penalizzata dal calo della spesa turistica e dall’impatto sfavorevole delle fluttuazioni valutarie, più marcato rispetto all’inizio dell’anno.

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Sul fronte geografico, Europa e Stati Uniti si sono mantenute stabili rispetto ai primi nove mesi del 2024, sostenute da una solida domanda locale. Il Giappone ha invece registrato un rallentamento, dopo il boom turistico dell’anno precedente, influenzato quest’anno dal forte indebolimento dello yen. In netto miglioramento, invece, le performance nel resto dell’Asia.

La divisione moda e pelletteria – la più importante per LVMH – ha registrato ricavi per 27,6 miliardi di euro, in calo del 6% rispetto allo stesso periodo del 2024. Tuttavia, anche in questo segmento si è visto un miglioramento nel terzo trimestre, con una contrazione ridotta al -2%, segno di una buona tenuta della clientela locale, a fronte di un 2024 fortemente sostenuto dalla spesa turistica, soprattutto in Giappone. I risultati hanno superato le attese degli analisti.