Economia
Manovra, novità per le pensioni: sale l'età per staccare dal lavoro dal 2027. I requisiti per i prossimi 4 anni
Aumenta l'aspettativa di vita e anche la permanenza in ufficio, i 67 anni non bastano più. Il dettaglio

Manovra, dal 2027 nuove regole per andare in pensione: ecco da quando i 67 anni non basteranno più
Il governo Meloni ha trovato l'accordo definitivo sulla manovra finanziaria, il testo arriverà in Consiglio dei Ministri già nella giornata di domani e prevede grandi novità. Un capitolo di questo documento è dedicato alle pensioni e ai requisiti necessari per lasciare il lavoro. Il testo fa riferimento in particolare ai prossimi quattro anni. Poche righe - riporta Money - che confermano, di fatto, l’addio alla pensione a 67 anni a partire dal 2027, fatta eccezione per chi svolge lavori gravosi o usuranti, per i quali i requisiti resteranno invariati. Tuttavia, si parla di "aumento graduale", segno che il governo, dopo settimane di valutazioni, ha scelto di non bloccare l’adeguamento - considerato troppo oneroso - ma di procedere in maniera progressiva per i prossimi 4 anni.
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Va ricordato, infatti, che secondo l’Istat l’incremento della speranza di vita è di tre mesi e che, secondo quanto previsto dalla legge Fornero, ciò dovrebbe comportare un aumento analogo dei requisiti anagrafici e contributivi. In assenza di interventi, l’età per la pensione di vecchiaia salirebbe dunque da 67 a 67 anni e 3 mesi a partire dal 1° gennaio 2027.