Economia
Msc, Aponte rinuncia al 49% di Moby: la brusca frenata in vista del faro dell'Antitrust
Alcune rotte finiscono nel mirino dell’Autorità per la concorrenza e il mercato

Gianluigi Aponte
Msc rinuncia al 49% di Moby. Le rotte per la Sardegna nel mirino dell'Antitrust
Brusca frenata nell'acquisizione da parte di Msc del 49% di Moby. A bloccare la trattativa Aponte-Onorato è stata la possibilità di un intervento dell'Antitrust per condotta anticoncorrenziale a seguito dell’istruttoria avviata lo scorso novembre nei confronti di Sas – Shipping Agencies Services Sarl, società del Gruppo Msc, di Moby e di Grandi Navi Veloci (Gnv) per verificare l’esistenza di possibili restrizioni della concorrenza a seguito dell’operazione. L’ufficio stampa della compagnia di navigazione di Aponte ha confermato la notizia anticipata da Shipping news.
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Tra le rotte finite sotto la lente dell’Antitrust per possibile condotta anticoncorrenziale ci sono quelle per la Sardegna: Civitavecchia-Olbia, Genova-Olbia, Genova-Porto Torres. Msc si impegna a vendere entro l’anno il suo 49% in Moby, rinunciando anche al diritto di pegno sul restante 51% del capitale, mentre Moby - riporta La Nuova Sardegna - restituirà quanto ancora rimane del finanziamento da 243 milioni di euro concesso a dicembre 2023 per chiudere il concordato preventivo, con il credito fra le parti che era stato garantito con un diritto di pegno sul 51% della società controllata da Onorato Armatori.