Corporate - Il giornale delle imprese
BayWa.Re, il gigante delle rinnovabili che punta a rendere green l'Italia

L’azienda è un fornitore di servizi, distributore e fornitore di soluzioni con più di 4 GW di energia in rete e oltre 10 GW di impianti gestiti
Nel mondo delle rinnovabili c’è sempre un convitato di pietra: la burocrazia. Vero, qualcosa sta cambiando. Ma se dobbiamo affrancarci dal gas russo e cercare sempre di più di essere autonomi serve snellire e ridurre le pratiche e le “scartoffie”. Basti pensare a quanto è complesso l’iter autorizzativo per un banale impianto fotovoltaico domestico. “Dal 2020 in poi, prima in maniera più timida, poi in maniera più definita sono stati approvati i decreti legge poi convertiti che hanno mirato alla semplificazione dell’iter autorizzativo” spiega ad Affaritaliani.it Alessandra Toschi, Director di BayWa.Re. L’azienda è un fornitore di servizi, distributore e fornitore di soluzioni con più di 4 GW di energia in rete e oltre 10 GW di impianti gestiti. Inoltre è attivo nel trading di energia. BayWa r.e. collabora con aziende di tutto il mondo per fornire soluzioni rinnovabili su misura. L’azienda è partecipata da BayWa Ag, impresa globale da 17,2 miliardi, e EnergyInfrastructure Partners, leader negli investimenti in infrastrutture energetiche. Nel 2022 la società prevede una crescita e un'espansione record con la realizzazione di oltre 1 GW di nuovi progetti rinnovabili, grazie alla spinta globale della transizione verso le energie green. BayWa Ag nasceva come una società vicina agli agricoltori per la realizzazione di soluzioni ad hoc per l’energia. Dal 2009 si è invece differenziata nelle energie rinnovabili e oggi lavora in 29 Paesi in tutti i continenti.
Per quanto riguarda gli obiettivi di RepowerEu, la versione “potenziata” del Recovery fund europeo per la parte che riguarda la sostenibilità, ci sono obiettivi migliorati e sviluppati. Da qui al 2030 ci si attende un cambiamento di scenario significativo nel panorama della produzione. “In questi ultimi anni abbiamo visto un calo della potenza installata rispetto agli anni precedenti – aggiunge Toschi – e la colpa va ricercata negli iter autorizzativi che sono molto lunghi perché lavorano con procedure che si svolgono a livelli diversi, da nazionali a comunali. Noi invece abbiamo sempre fatto della precisione dei nostri progetti un vanto”.
“In Italia – prosegue Toschi - copriamo tutte le regioni. Per quanto riguarda la parte progetti e sviluppo, abbiamo due impianti eolici in costruzione nel Sud (uno in provincia di Foggia, da 20 Mw e l’altro in provincia di Avellino, a Lacedonia, per 55 Mw) e inizieremo a breve in Piemonte e Lazio. Ci sono molti sviluppi che si possono già fin d’ora immaginare: si parla dell’agrifotovoltaico o del floating, siamo attivissimi in questo settore. Significa una gestione combinata sia della produzione agricola che di quella dell’energia. BayWa aveva già cominciato a lavorare su questa combinazione. Ad esempio sostituendo i tradizionali teloni di plastica che vengono messi a copertura con quelli fotovoltaici che consentono di eliminare i danni causati dalle piogge, raccogliere l’acqua e ridurre l’evaporazione”.
“Questo significa – conclude Alessandra Toschi - che siamo ottimisti, per noi l’Italia rimane uno dei Paesi importanti, da un punto di vista naturale e orografico, perché ha un buon irraggiamento su tutta la penisola per quanto riguarda il fotovoltaico. Per quello che riguarda l’eolico abbiamo realizzato molti progetti in Italia con sostenibilità anche economico-finanziario, ritengo che ci siano le condizioni per portare avanti questa fonte ormai matura”. Le nuove turbine che ci sono sul mercato, infatti, sono di dimensioni molto più grandi e riescono a catturare meglio l’energia del vento rispetto a 4-5 anni fa, riducendo anche il numero di radio-generatori rispetto a qualche tempo fa.