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Fincantieri, Newcleo e Pininfarina presentano il nuovo volto del nucleare alla Biennale Architettura 2025

Folgiero (Fincantieri): "Questo progetto costituisce un chiaro esempio di come innovazione tecnologica, ingegno industriale e design possano convergere per dare forma a una nuova narrazione sull’energia nucleare"

di Redazione Corporate

Fincantieri, Newcleo e Pininfarina svelano alla Biennale Architettura 2025 il reattore nucleare del futuro: design, tecnologia e sostenibilità per una nuova era dell’energia

Un reattore nucleare a grandezza naturale nel cuore delle Corderie dell’Arsenale. È questo l’elemento centrale dell’ambizioso progetto con cui newcleo, Pininfarina e Fincantieri hanno scelto di svelare, per la prima volta, il volto del nucleare sostenibile di nuova generazione, in occasione della 19. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, curata da Carlo Ratti.

Le tre aziende, che uniscono visione tecnologica, esperienza industriale e design d’avanguardia, hanno accettato la sfida di presentare una delle più avanzate soluzioni di produzione di energia pulita e design sostenibile, affrontando così due dei più pressanti problemi globali: il cambiamento climatico e la decarbonizzazione. L’installazione è un invito a dimenticare tutto ciò che si sa sull’energia nucleare. In un percorso immersivo e interattivo, i visitatori scopriranno le potenzialità della fissione atomica come leva per la transizione ecologica. Protagonista assoluto è il reattore TL-40, raffreddato a piombo liquido, sviluppato da newcleo. Sicuro, sostenibile e compatto, è pensato per la propulsione di grandi navi e per la produzione di energia in aree isolate e off-grid.

Attraverso un’esperienza immersiva, i visitatori potranno comprenderne il funzionamento, scoprire come questo reattore sia in grado di bruciare le scorie prodotte dalle centrali nucleari tradizionali e apprezzare le caratteristiche di sicurezza passiva che lo rendono una soluzione ideale per un’energia sostenibile e decarbonizzata. Il design del reattore, firmato da Pininfarina, unisce qualità estetiche e simboliche, rendendolo esplorabile e comprensibile dal grande pubblico. Concepito in configurazione aperta, è osservabile da ogni angolazione. La sua forma, che richiama le linee di un grande vaso, trasmette leggerezza a dispetto della massa di oltre due tonnellate. L’involucro esterno, con un motivo a lamelle a effetto Moiré, crea giochi di luce e ombra che amplificano l’effetto ipnotico della struttura, alta circa cinque metri e mezzo.

L’interno, accessibile visivamente grazie all’approccio a sezione aperta, offre una visione diretta dei principi e processi che regolano la generazione dell’energia. I piccoli reattori modulari di quarta generazione rappresentano, secondo newcleo, una svolta nella lotta al cambiamento climatico: grazie a un innovativo sistema di raffreddamento e a meccanismi di sicurezza passiva, questi reattori eliminano il rischio di incidenti e trasformano le scorie in energia pulita, economica e praticamente inesauribile. Un sistema di visualizzazione interattiva dei dati accompagna il pubblico in questa scoperta, evidenziando il ruolo strategico del nucleare nella decarbonizzazione dei trasporti marittimi e il potenziale delle scorie esistenti in Europa, sufficienti a soddisfare il fabbisogno elettrico del continente per centinaia di anni.

Nel progetto, Pininfarina ha curato la visione creativa, portando nel mondo del nucleare una prospettiva estetica e funzionale adatta a contesti urbani e periurbani. Fincantieri, dal canto suo, ha integrato il progetto con la propria competenza nella costruzione navale, esplorando un’applicazione industriale della tecnologia di newcleo e garantendo la coerenza tra innovazione tecnologica, sostenibilità e sicurezza. Il progetto non è solo un’installazione artistica, ma una vera e propria dichiarazione di intenti. Le tre aziende collaborano già attivamente: dal 2023, newcleo e Fincantieri lavorano sull’applicazione della tecnologia TL-40 alla propulsione navale, mentre con Pininfarina è in corso la progettazione di un centro di ricerca e sviluppo industriale sul combustibile nucleare a Chusclan, in Francia. La presentazione alla Biennale Architettura 2025 è un’occasione per proiettare nel futuro una nuova immagine del nucleare, lontana dalle narrazioni del passato.

Stefano Buono, fondatore e Amministratore Delegato di newcleo, ha dichiarato: “Con questa installazione mostriamo al mondo un nuovo paradigma di energia nucleare pulita e sostenibile, disegnata per essere al servizio dell’uomo e delle comunità. Non più i grandi reattori del passato, ma piccoli reattori intrinsecamente sicuri che eliminano il problema delle scorie fornendo grandi quantità di energia decarbonizzata. Con Pininfarina e Fincantieri lanciamo una nuova visione per il nucleare pensata per le società del futuro attente al progresso e alla cura del pianeta”.

Silvio Angori, Vicepresidente e Amministratore Delegato di Pininfarina, ha affermato: “Il design riveste un ruolo strategico nello sviluppo delle tecnologie emergenti, in particolare nel contesto delle soluzioni energetiche sostenibili. Garantisce infatti una piena integrazione delle dimensioni sociali e ambientali nei processi di innovazione. La nostra collaborazione con newcleo e Fincantieri si configura come un impegno concreto verso un futuro in cui il design non solo accompagna, ma valorizza la tecnologia, contribuendo a generare un impatto reale di fronte alle sfide poste dal cambiamento climatico e dalla transizione globale verso la decarbonizzazione”.

Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato di Fincantieri, ha aggiunto: “La visione di Fincantieri è sempre stata quella di anticipare il futuro attraverso soluzioni industriali concrete, innovative e orientate alla sostenibilità. La collaborazione con newcleo e Pininfarina alla Biennale Architettura 2025 rappresenta un passaggio chiave in questa direzione, portando, anche nel settore navale, soluzioni che integrano sicurezza, efficienza e responsabilità ambientale. Questo progetto costituisce un chiaro esempio di come innovazione tecnologica, ingegno industriale e design possano convergere per dare forma a una nuova narrazione sull’energia nucleare”.