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Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Cariplo rappresentano l'Italia nello Scaleup Europe Fund
Messina (Intesa Sanpaolo): "Partecipare a questo progetto europeo significa rafforzare la collaborazione con le istituzioni continentali per finanziare e far crescere l’innovazione, in particolare nei comparti deep tech"

Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Cariplo guidano l’Italia come investitori fondatori nello Scaleup Europe Fund per sostenere le imprese innovative europee
L’Italia sarà protagonista all’interno dello Scaleup Europe Fund, il nuovo fondo europeo per la crescita e l’innovazione promosso dalla Commissione Europea. A rappresentare il Paese, in qualità di potenziali futuri investitori fondatori, saranno la Fondazione Compagnia di San Paolo, la Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo.
La Fondazione Compagnia di San Paolo, in rappresentanza degli investitori fondatori italiani, ha partecipato ieri a un incontro presso il Berlaymont, sede della Commissione Europea, dove è stata espressa congiuntamente l’intenzione di istituire lo Scaleup Europe Fund, un fondo plurimiliardario dedicato a sostenere la crescita delle imprese europee ad alto potenziale innovativo.
L’iniziativa, annunciata dalla presidente Ursula von der Leyen nel discorso sullo Stato dell’Unione e sviluppata nell’ambito della Startup and Scaleup Strategy europea, nasce per affrontare una delle principali sfide alla competitività del continente: rafforzare la capacità europea di finanziare l’innovazione, in particolare nei settori deep tech come intelligenza artificiale, quantistica, biotecnologie e tecnologie per il clima.
Fino ad oggi, l’Europa ha sofferto la frammentazione dei mercati dei capitali e la mancanza di strumenti in grado di sostenere la crescita delle imprese innovative. Lo Scaleup Europe Fund intende colmare questo divario, mobilitando risorse pubbliche e private per rafforzare il segmento late-stage venture capital e sostenere la nascita di nuovi campioni europei della tecnologia, contribuendo a trattenere talenti e competenze nel continente.
“L’ingresso delle due principali fondazioni bancarie italiane, insieme a Intesa Sanpaolo, tra i potenziali fondatori dello Scaleup Europe Fund rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni pubbliche, private e filantropiche. È un passo concreto verso una filantropia strategica capace di mobilitare capitali e competenze al servizio dell’innovazione europea", ha dichiarato Marco Gilli, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Sulla stessa linea, Giovanni Azzone, presidente della Fondazione Cariplo, ha evidenziato l’importanza del dialogo internazionale e della cooperazione tra istituzioni: “Siamo consapevoli del valore delle reti e del confronto oltre i confini tradizionali della nostra attività filantropica. L’adesione allo Scaleup Europe Fund è un tassello importante di questa strategia di collaborazione per affrontare sfide comuni come la crescita delle imprese tecnologiche e la riduzione delle disuguaglianze”.
Intesa Sanpaolo, rappresentata dal consigliere delegato e CEO Carlo Messina, ha ribadito l’impegno del gruppo bancario nel sostenere la crescita dei settori tecnologici strategici: “L’innovazione è un fattore decisivo per lo sviluppo. Partecipare a questo progetto europeo significa rafforzare la collaborazione con le istituzioni continentali per finanziare e far crescere l’innovazione, in particolare nei comparti deep tech. Come gruppo, abbiamo già avviato un programma di investimenti da oltre 4,5 miliardi di euro per potenziare la competitività europea”.
Secondo Alberto Anfossi, segretario generale della Fondazione Compagnia di San Paolo, il progetto rappresenta una tappa cruciale per il futuro economico dell’Europa: “Con questo Fondo vogliamo creare uno strumento capace di attrarre capitali istituzionali di lungo periodo e sostenere la transizione tecnologica del continente, favorendo un ecosistema di collaborazione senza precedenti tra istituzioni pubbliche e investitori privati”.
Tra i potenziali partner fondatori figurano, oltre alla Commissione Europea, Novo Holdings, la Banca Europea per gli Investimenti, CriteriaCaixa, Santander/Mouro Capital, la Wallenberg Foundation, EIFO (Export and Investment Fund of Denmark), APG (All Pensions Group) dei Paesi Bassi e BGK (Bank Gospodarstwa Krajowego) della Polonia. Gli investitori fondatori, insieme alla Commissione Europea, avvieranno una procedura pubblica per la selezione della società di gestione del fondo, che opererà su base di mercato. Le prime operazioni di investimento sono previste per la primavera 2026, e il fondo sarà progressivamente aperto a ulteriori investitori per ampliare la propria capacità d’intervento.
