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Mediobanca, risultati record nei 12 mesi: ricavi a €3,7 miliardi e utile netto a €1,3 miliardi
Nagel (Mediobanca): "La forza di Mediobanca ha consentito di raggiungere gli obiettivi fissati superando le difficoltà di uno scenario macro economico indebolito e della gestione aziendale dell’OPS di MPS"

Alberto Nagel
Mediobanca, risultati migliori di sempre nei 12 mesi con ricavi a €3,7 miliardi e utile netto a €1,3 miliardi e EPS in crescita a €1,64 (+7%a/a)
Mediobanca archivia l’esercizio 2024-25 con i migliori risultati della sua storia, centrando in pieno gli obiettivi annuali e rafforzando la fiducia del mercato sul percorso delineato nel piano strategico.
I ricavi consolidati si attestano a 3,72 miliardi di euro, in crescita del 3% su base annua, trainati da una performance positiva in tutte le divisioni bancarie. Il Wealth Management (WM) registra un incremento del 5% con 973 milioni, il Corporate & Investment Banking (CIB) cresce del 16% a 888 milioni, il Consumer Finance (CF) sale del 7% a 1.277 milioni, mentre il comparto Insurance (INS) segna un lieve calo del 2% a 522 milioni. Il margine di interesse, stabile a 1,972 miliardi (-1%), e le commissioni in crescita del 14% (1.072 milioni), confermano la solidità del modello diversificato.
L’utile netto di Gruppo sale a 1,33 miliardi di euro, con un incremento del 4% rispetto all’anno precedente, mentre l’EPS (utile per azione) aumenta del 7% a 1,64 euro, perfettamente in linea con la guidance del +6/8%. Il ROTE (Return on Tangible Equity) si attesta al 14%, in crescita di 30 punti base. Il Cost/Income ratio si conferma a un ottimo 43%, e il costo del rischio (COR) scende a 44 bps (in miglioramento rispetto ai 48 bps dell’anno precedente), meglio della previsione (<50 bps).
Anche il quarto trimestre si chiude in solidità: ricavi superiori a 950 milioni, utile netto a 337 milioni, margine di interesse stabile, riprese nel Wealth Management e overlay intatti nel Consumer Finance. I TFA (Total Financial Assets) superano quota 112 miliardi, con 11 miliardi di raccolta netta (NNM), di cui 3,8 miliardi solo nel quarto trimestre, superando l’obiettivo annuo di 9-10 miliardi.
Sul fronte patrimoniale, il CET1 ratio si attesta al 15,1%, anche dopo la distribuzione del dividendo e le operazioni di buyback. Il pay-out complessivo sale al 100%, con una remunerazione record per gli azionisti: dividendo pari a 1,15 euro per azione, di cui 0,59 euro in pagamento a novembre.
Mediobanca ha inoltre completato la seconda tranche di buyback da 385 milioni, cancellando 20 milioni di azioni proprie, e ha deliberato una terza tranche da 400 milioni, in attesa di autorizzazione BCE e assembleare. Guardando al futuro, il gruppo conferma la guidance al 2026, con l’obiettivo di un utile netto superiore a 1,4 miliardi, ricavi e dividendi in ulteriore crescita, e payout interamente in contanti.
Alberto Nagel, Amministratore Delegato di Mediobanca, ha dichiarato: “Mediobanca conferma nell’esercizio 2024/25 la crescita di tutte le sue divisioni, consolidando le principali iniziative del Piano “One Brand-One Culture”. La professionalità, l’indipendenza e la forza del marchio Mediobanca hanno consentito di raggiungere gli obiettivi fissati superando le difficoltà rivenienti, da un lato, da uno scenario macro economico indebolito dall’inasprimento delle tensioni geo- politiche e commerciali e, dall’altro, dai riflessi sulla gestione aziendale dell’OPS di MPS".
"Le interessanti prospettive di crescita e valore del Gruppo sono state presentate a fine giugno con l’estensione del Piano al 2028. Mediobanca è concentrata sull’esecuzione della propria strategia e rigetta l’offerta di MPS in quanto priva di razionale industriale, non conveniente finanziariamente per gli azionisti Mediobanca ed ostativa all’ulteriore trasformazione del Gruppo Mediobanca, insieme a Banca Generali, in un leader del Wealth Management, punto di riferimento nel panorama finanziario italiano ed europeo”, conclude Nagel.