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Mercato tutelato: cos'è, quando finirà e cosa comporta

Eni Plenitude: il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero

Oggi parliamo di un argomento molto caro ai consumatori, soprattutto considerando che siamo vicini a una scadenza molto importante, ovvero la fine del mercato tutelato luce e gas, che secondo quanto previsto dalla legge avrà termine il 10 gennaio del 2024. Questo significa che per tutti coloro che, al momento, hanno un contratto con il Servizio Elettrico Nazionale dovranno attivare una nuova offerta appartenente al mercato libero. Di seguito, andremo ad analizzare cos'è e come funziona il mercato tutelato, tutte le informazioni riguardanti la sua fine e quali sono le conseguenze e i passi da compiere. 

Mercato tutelato: di cosa si tratta? Scopriamone i dettagli del funzionamento?

L'esecutivo ha stabilito la fine del mercato tutelato per quanto riguarda gli ambiti delle utenze di luce e gas. Questo è quanto previsto dalla legge n. 124 del 4 agosto 2017, che tempo dopo è stata convertita dal Decreto Legge "Milleproroghe" n. 91/2018 (legge 108 del 21 settembre 2018). Ma cosa vuol dire, nello specifico e in termini semplici, la fine del mercato tutelato? In pratica, è stato stabilito che a partire da aprile 2024 il servizio di maggiore tutela, attualmente in vigore, terminerà per tutti quei clienti domestici e per le piccole imprese collegate alla bassa tensione delle utenze luce. 

Per quanto riguarda il mercato del gas, invece, inizialmente il termine del mercato tutelato era stato stabilito per il mese di gennaio del 2023. Grazie all'intervento di ARERA, però, tale data è stata posticipata, anche in virtù della crisi emergenziale sul fronte bollette. Dunque, il nuovo termine è stato fissato al 10 gennaio del 2024. I dati statistici forniti da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), ci dicono che i cittadini italiani coinvolti in tale passaggio arrivano a quasi 13 milioni. Tutti, entro il termine ultimo di aprile 2024, dovranno orientarsi verso le offerte proposte dal mercato libero. Precisiamo, però, che in alternativa è prevista la possibilità di inserirsi nel mercato di salvaguardia, infatti chi a questa data non sarà ancora passato ad un’offerta del mercato libero, non si vedrà certo tagliate le forniture come alcuni credono. 

Una precisazione necessaria: cos'è la liberalizzazione del mercato dell'energia? 

A questo punto, è fondamentale fare un po' di chiarezza, precisando che la liberalizzazione del mercato energetico è un concetto che risale al 1999, ovvero al Decreto Legislativo n. 79 del 16 Marzo 1999 (cd "Decreto Bersani"). A partire dal 2007, grazie a un ulteriore decreto Bersani, i cittadini italiani hanno avuto la possibilità di passare al mercato libero, pur restando in vigore la tutela dello Stato. Ma perché si è deciso di intraprendere, nel nostro Paese, la strada della definitiva liberalizzazione del mercato? Il principale obiettivo di tale decisione era quello di dare l'opportunità ai cittadini di avere a disposizione una scelta più ampia, agevolando al contempo la concorrenza, che dovrebbe apportare dei benefici economici e in termini di qualità dei servizi. 

Quali sono le differenze più sostanziali tra mercato tutelato e mercato libero? 

Viene naturale chiedersi, a questo punto, come funziona il mercato tutelato. Partiamo con il precisare che la differenza più evidente, rispetto a quello libero, risiede nel cambio periodico del prezzo della bolletta e delle condizioni economiche.  Il prezzo, in regime di mercato tutelato, può essere cambiato da ARERA in €/kWh per quanto concerne le utenze luce e in €/Smc per quelle del gas. Tale modifica può avvenire ogni trimestre, sia in rialzo che in ribasso, sulla base del prezzo corrente delle materie prime. Con la crisi energetica che ha avuto il suo inizio dal mese di ottobre del 2022, il prezzo del gas ha subito degli adeguamenti mensili, e non più trimestrali.  Cosa accade, invece, nel mercato libero? I clienti che siglano un contratto con un fornitore appartenente a questo mercato, hanno la possibilità di godere, per 12 o per 24 mesi, delle medesime condizioni e degli stessi prezzi stabiliti inizialmente e fino alla scadenza dell'accordo. 

Cosa accadrà dopo la fine del mercato tutelato: il possibile scenario

Il mercato tutelato, come abbiamo visto, dovrebbe aver termine il 10 aprile 2024, anche se l'uso del condizionale, in questo caso, non è casuale. Infatti, considerando le precedenti proroghe, bisogna attendere l'ultima parola del Governo, dato che la liberalizzazione è un processo che andrà a coinvolgere, come abbiamo visto, milioni di famiglie italiane.   

Importante è ricordare che il passaggio al mercato libero dell'energia elettrica è già stato effettuato dalle imprese, mentre le date di scadenza che abbiamo indicato riguardano le utenze domestiche dei clienti non vulnerabili, ovvero coloro che non rientrano nelle seguenti categorie: condizioni economiche svantaggiate; problematiche gravi di salute che richiedono l'utilizzo di apparecchi alimentati attraverso energia elettrica;  persone con disabilità (legge 104/92); residenti in abitazione di emergenza a causa di calamità naturali; residenti in isole minori non interconnesse; cittadini over 75

I clienti che fanno parte di una o più di queste categorie, detti vulnerabili, possono rimanere nel servizio di tutela.  Negli altri casi, lo scenario previsto non è ancora chiaro. Le ipotesi al vaglio sono 4, ovvero: passare al mercato di salvaguardia; optare per il mercato di tutela simile; avvalersi delle offerte Placet; affidarsi al sistema di aste che permette di scegliere un altro fornitore. Al momento, la soluzione più plausibile sembra essere quella secondo la quale verrà assegnato un fornitore momentaneo per un semestre, con offerta Placet. 

Quali sono i vantaggi del mercato libero? Scopriamoli insieme

Molti cittadini si chiedono se convenga affidarsi al mercato tutelato o a quello libero. Sicuramente, quest'ultimo offre maggiori vantaggi (e poi dovrebbe essere obbligatorio a breve). Il beneficio maggiore, come anticipato, è il prezzo bloccato per le forniture di gas e luce. Quando si passa al mercato libero, quindi, si può avere la certezza di pagare sempre lo stesso prezzo per almeno 12 o 24 mesi. Ad esempio, decidere di affidarsi al mercato libero di Plenitude significa anche poter ottenere servizi aggiuntivi come il pronto intervento e la manutenzione.  Si può scegliere una delle offerte presenti in catalogo, verificando i consumi per ogni tipo di fornitura.

È possibile una proroga del mercato tutelato?

La risposta a questa domanda è sì, e anzi, quello della proroga è attualmente un tema caldo all’interno dei palazzi governativi, anche a causa della pressione in tal senso delle associazioni dei consumatori, preoccupate dagli aumenti delle offerte del mercato libero negli ultimi mesi: si teme infatti che, in un contesto al 100% dominato dal mercato libero, tale aumento possa andare fuori controllo, risultando in un’eccessiva spesa per il consumatore finale. La possibilità di prorogare il mercato tutelato è quindi un’opzione seriamente presa in considerazione attualmente dagli organi preposti, che vaglieranno sicuramente i pro e i contro dell’attuale situazione per scegliere la miglior soluzione.

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