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Pubblica Amministrazione e PMI: il contributo delle Utilities al rilancio del Paese

Agici Finanza d’Impresa e Accenture hanno organizzato il workshop “Il contributo delle Utility al rilancio delle piccole e medie imprese italiane”.

L’Osservatorio di Agici Finanza d’Impresa e Accenture hanno organizzano il workshop “Il contributo delle Utility al rilancio delle piccole e medie imprese italiane

Durante il workshop sono stati presentati i risultati del nuovo Working Paper dell’Osservatorio che approfondisce gli strumenti attraverso cui le Utility potranno contribuire al rilancio economico del Paese.

Come dichiarato da Claudio Arcudi, Responsabile Energy & Utility di Accenture Italia. “La transizione energetica in atto offre un’occasione unica per le Utility per assumere un ruolo forte nel processo di rinnovamento del Paese e nella creazione di un ecosistema inclusivo e sostenibile in grado non solo di offrire servizi innovativi, ma di migliorare il conto economico, la reputazione e la competitività di PMI e PA, generando benefici rilevanti a livello sociale e ambientale con la riduzione di gas effetto serra, minore accumulo di rifiuti e miglioramento della qualità di vita delle persone. Si tratta di una logica di lungo periodo che impone un vero e proprio cambiamento culturale per generare un valore tangibile e condiviso”

“La recente approvazione del Piano di Ripresa e Resilienza - ha spiegato Marco Carta, Amministratore Delegato di Agici - pone le basi per un nuovo modello di sviluppo in grado di coniugare industria e ambiente. La vera sfida, tuttavia inizia ora, perché è da ora in poi che dalle parole bisognerà passare ai fatti e ciò richiederà grande impegno per tutti i soggetti coinvolti. È quindi confortante sapere che le Utility italiane hanno tutte le caratteristiche per “mettere a terra” progetti concreti e utili per il Paese: un grande patrimonio di competenze tecniche e manageriali, un forte legame con i territori, una solida salute economico-finanziaria.”

Il settore dei servizi pubblici si trova oggi ad un crocevia fondamentale. La pandemia e la crisi economica hanno richiesto uno sforzo finanziario senza precedenti. Molte delle risorse risorse previste saranno destinate alla transizione ecologica in accordo con l’obiettivo di zero emissioni di CO2 al 2050.

Le Utility possono svolgere un ruolo da protagonista facendosi promotori di progetti di sviluppo coinvolgendo le Piccole e Medie Imprese (PMI) e la Pubblica Amministrazione (PA), sfruttando la propria capacità progettuale, diffusione sul territorio e conoscenza delle dinamiche del mercato, contribuendo alla crescita economica e alla modernizzazione di tutto il Paese.

Al termine del workshop sono stati consegnati da Francesco Starace, AD di Enel, i Premi Manager Utility 2020 da parte della Rivista “Management delle Utilities e delle Infrastrutture”.

Per la categoria “Energia” è stato premiato virtualmente Agostino Re Rebaudengo di Elettricità Futura, mente per la categoria “Servizi Pubblici locali” ad esser premiata è stata Michaela Castelli di Utilitalia.

A conclusione del workshop, l’Amministratore delegato di Enel, Francesco Starace ha sottolineato: “Non è che l’Italia è cambiata, è cambiata il modo di rappresentarla. Non siamo coscienti di quanto danno ci facciamo per il modo in cui ci presentiamo in tanti scenari. C’è un effetto associato alla credibilità del nostro primo ministro e del governo in carica. Come aziende siamo in una situazione simile a quelli dei nostri competitor in giro per il mondo che hanno a loro volta ruoli più o meno rappresentativi della realtà del loro paese. Abbiamo l’opportunità perché non abbiamo più questa difficoltà ad essere credibili, e l’opportunità dovuta alla determinazione con cui questo governo sembra voler affrontare il nodo principale, ossia la possibilità di dover mettere mano ad alcune riforme senza le quali il piano rischia di essere disatteso. Le riforme sono parte integrante di questi piani in Europa. L’opportunità è doppia, non solo nel piano in se, ma nella determinazione che vediamo nel portarlo avanti. Si vede da questo premio la necessità di lavorare tutti insieme, bisogna fare tutti uno sforzo comune”

Il contributo delle Utilities per il rilancio del paese: il punto di vista di Bianco (Iren)

Massimiliano Bianco, Amministratore delegato di Iren, ha spiegato durante il suo intervento: “Siamo tradizionalmente un’azienda molto più focalizzata ad un approccio retail, meno customizzato. Il percorso di approccio a mercati che necessitano competenze in ragione della personalizzazione delle soluzioni, è stato un percorso interno che ha fatto crescere l’azienda in termine di capacità e competenze che adesso sta trasferendo con progetti simbolo del nostro gruppo e coerenti al nostro target. Il primo è Iren Smart Solution, nato ormai circa 3 anni fa, sulla base delle competenze che il gruppo nei suoi vari territori, ad esempio a Torino sul lato pubblica amministrazione, in altre realtà come a Genova più residenziale, ha creato intorno al tema dell’efficienza energetica. Iren Smart Solution nasce con l’obiettivo di mettere a fattor comune le competenze storiche del gruppo e tradurle in soluzioni indirizzate alle città, alla riqualificazione urbana e l’efficientamento dei patrimoni immobiliari pubblici e privati con questa prospettiva. Fortunatamente questo progetto è stato una base per costruire la crescita importante che stiamo vivendo negli ultimi mesi grazie agli incentivi nell’edilizia privata. Questo è un esempio molto calzante di come un’azienda multiservizio con approccio rigido e massivo, apprezzata per gestire grandi numeri e grandi infrastrutture ha trovato una nuova declinazione in termini tecnici e commerciali su una filiera come l’efficientamento energetico che adesso sta andando particolarmente bene. La prospettiva futura guardando ai due segmenti, PMI e PA certamente continueremo sul tema riqualificazione urbana, la PA si presta particolarmente rispetto a un interlocutore che più che un tema di risorse ha altrettanto il tema di non aver costruito competenza e progettualità adeguate e sta a noi cercare di stimolare un fabbisogno evidente. Le risorse sono un tema meno critico di quanto appare rispetto alle soluzioni che si possono trovare.

La prospettiva può essere l’interlocutore unico che poi somma anche una capacità di partnership che è un tema rilevante a fronte della numerosità di servizi che si possono agganciare a queste iniziative, che, per definizione non saremo sempre noi ad erogare ma che possiamo mettere insieme virtuosamente traendo economicità dall’intervento di efficientamento energetico da mettere a disposizione ai servizi che sono ancora a una fase iniziale e che autonomamente non potrebbero andare avanti. La multiutility può fare da collettore e rendere sostenibili dei valori di business più articolati.

Il tema delle comunità energetiche è un altro sforzo importante che secondo me potrebbe incidere significativamente sui modelli di business delle multiservizio perché mi aspetto che sarà un qualcosa da guardare con particolare attenzione e da cavalcare affinché si sviluppi gestendo questa evoluzione rispetto a subirla. Le comunità energetiche sono una prospettiva che già attribuisce delle risorse su meccanismi che avranno sistemi incentivanti e coniugano principi assolutamente condivisibili con un’economicità importante. Su questo sarà la multiutility a dover costruire competenze nuove. È un tema di grande rilevanza, che avrà una priorità collegata all’essere operatori di mercato legato più alla componente retail sulla quale noi investiremo.

Un tema sempre attuale è che l’effettiva capacità sarà connessa a quanto saranno semplici per noi operatori e per i beneficiari finali i processi amministrativi, la famosa burocrazia, ossia la capacità della Pubblica Amministrazione di mettere in campo norme semplici e competenze nella Pubblica Amministrazione adeguate a semplificare la vita dei propri interlocutori.”

Il contributo delle Utilities per il rilancio del paese: il punto di vista di Raggi (Enel X)

Augusto Raggi, Responsabile di Enel X Italia, ha commentato nel suo intervento: “Il tema delle PA è un tema da massimizzare al massimo. L’obiettivo di Enel X nasce dalla volontà del nostro amministratore delegato di enucleare tutto ciò che non era commodity in una start-up ormai 4 anni fa e di capire tutti i nuovi modelli di business che stavano nascendo in termini di sostenibilità, decarbonizzazione e digitalizzazione, quindi ponendo tutto il tema dell’elettrificazione al centro delle linee di business legato a tutti i servizi di efficienza energetica, mobilità elettrica che è ormai una realtà a tutto tondo. Le grandissime opportunità che sono in itinere i questo momento fittano al 110% del superbonus con quello che è la mission di Enel X, ossia favorire l’efficienza per sviluppare i nuovi modelli di energia e favorire i clienti finali. Se dovessimo guardare ad oggi fra 2 anni scopriremmo che abbiamo una grandissima opportunità perché c’è una vera e propria ripartenza ma anche una grande fortuna, tutti gli attori e le utility devono essere attori protagonisti e anche Enel X lo è pienamente. Siamo molto fortunati di essere al momento giusto con un grado di maturazione giusto dei nostri prodotti. I modelli di business costano anche dei partners, dobbiamo creare degli ecosistemi intelligenti che sappiano aprirsi a tutti gli stakeholder che vivono in maniera intelligente l’esperienza di consumare in maniera sostenibile e conveniente l’energia.

Qualunque sia il segmento di mercato ormai il cliente non compra energia, ma un servizio e ha bisogno di 3 elementi principali: convenienza, digitalizzazione e sostenibilità. Gli attori delle PMI e delle PA sono importanti perché attraverso una gestione integrata i clienti sono i protagonisti di questa transizione energetica, come utility abbiamo la responsabilità nell’aiutarlo a capire, soprattutto nelle PA, l’importanza di essere efficienti dal punto di vista energetico, di poter dare i servizi digitali ai cittadini e andare a conseguire gli aspetti legati al piano di ripartenza in maniera piena. Sulle PMI abbiamo tutti un’esperienza più lunga, perché sono attori che conoscono bene cosa vuol dire legare la propria strategia di consumo a dei prodotti di efficienza energetica. Per le PA è differente, abbiamo delle grandissime opportunità perché hanno l’opportunità di liberare tantissime risorse legate all’illuminazione pubblica e degli edifici, stiamo lavorando con loro a delle soluzioni pubblico-private che permettono di arrivare a spendere tutti i fondi per costruire dei progetti di lavoro. Questo lo si deve fare con una comunicazione continua con loro e da questo punto di vista stiamo lavorando bene sul territorio.”

“Non mancano le risorse economiche – continua Augusto Raggi manca l’attitudine a gestirle bene. Abbiamo una complessità normativa burocratica importante e una mancanza di capacità decisionali all’interno degli enti. Succede molte volte che siamo in un contesto dove noi operatori privati siamo pronti a mettere sul piatto capitali, competenze e tecnologie. Alle PA mancano molte volte le competenze di capire come costruire un progetto finanziario, di efficienze energetico legato alla riqualificazione degli edifici, come sta dimostrando il superbonus su un segmento diverso. A proposito di superbonus le PA possono cogliere dei benefici incredibili per quanto riguarda la riqualificazione degli edifici, non riescono ad accedervi perché non hanno la capacità di poter mettere a gara dei progetti. Molte volte succede che le proposte rimangono per lungo tempo nei cassetti. La digitalizzazione è ancora concepita come costo anziché come opportunità. Bisogna partire da una loro competenza sull'efficienza energetica, perché proprio li possono essere recuperate delle risorse necessarie a favorire questa transizione.”

 

 

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