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Società Italiana di Psichiatria Sociale, gioco d’azzardo: prevenire è possibile
Al congresso della Società Italiana di Psichiatria Sociale, esperti e studiosi sottolineano la necessità di un approccio integrato, basato su informazione, psicoeducazione e cura

Società Italiana di Psichiatria Sociale, gioco d’azzardo e salute mentale: dalla proibizione alla prevenzione
In occasione del congresso della Società Italiana di Psichiatria Sociale (SIPS), svoltosi lo scorso 3 ottobre a Firenze, si è affrontato il tema del gioco d’azzardo, con un’attenzione particolare agli aspetti di prevenzione e di tutela della salute mentale, che vanno molto oltre il modello proibizionista adottato in Italia nell’ultimo decennio.
Il prof. Andrea Fiorillo, segretario della SIPS, ha sottolineato come “sia fondamentale mantenere alta l’attenzione su un fenomeno che coinvolge fasce sempre più ampie della popolazione”. Sulla stessa linea, il prof. Giuseppe Brugnoli, anch’egli segretario della Società, ha evidenziato che “la prevenzione e l’informazione rappresentano strumenti imprescindibili per contenere i rischi legati all’azzardo patologico”.
A chiudere gli interventi, il prof. Giovanni Martinotti ha ribadito la necessità di un approccio concreto e multilivello: “La prevenzione primaria deve passare dalla razionalizzazione sia dell’offerta che della domanda di gioco. È fondamentale affiancare a questo interventi di psicoeducazione, che aiutino a diffondere messaggi chiari e corretti sui rischi dell’azzardo, e promuovere strumenti come i registri di autoesclusione, che consentono al giocatore di proteggersi in prima persona. Accanto a queste strategie, il miglioramento dell’offerta di cura, lo sviluppo di terapie farmacologiche innovative e l’applicazione di tecniche di brain stimulation rappresentano ulteriori strumenti con cui affrontare la dipendenza da gioco. Solo agendo in maniera integrata su più livelli potremo rendere questa problematica meno incidente e ridurre il suo peso clinico e sociale”.
L’incontro ha messo in luce come la prevenzione, l’informazione e un sistema di interventi coordinati siano elementi chiave per contrastare efficacemente la diffusione del gioco d’azzardo patologico e per proteggere la salute mentale dei cittadini, molto più efficaci evidentemente di divieti e restrizioni già da tempo bypassati dalla tecnologia.