Economia
Pensioni 2023, Calderone accelera: "Al lavoro per una riforma entro l'estate "

Pensioni 2023, la ministra del Lavoro accelera i piani del governo e si dice propositiva per una riforma complessiva del sistema previdenziale entro l'estate
Pensioni 2023, Calderone: "Stop agli interventi tampone, serve semplificare"
Una riforma delle pensioni complessiva entro la metà del 2023 (l'estate). Che sorpassi definitivamente il nodo sulla Legge Fornero e il "passaggio ponte" realizzato con Quota 13. È questa la deadline rilanciata dalla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Elvira Calderone a Settegiorni, la rubrica di approfondimento di Rai Parlamento, testata diretta da Antonio Preziosi, che andrà in onda sabato 14 gennaio alle 7,05 su Raiuno, e anticipata dalle agenzie stampa Agi e Asknews. "Una riforma complessiva richiede tempo, però io credo che potremo lavorare speditamente con il contributo di tutti e avere una definizione entro l'estate", ha detto la ministra in Rai. Secondo Calderone "c'è la necessità di semplificare, di razionalizzare, di rimettere mano a tutte le gestioni e di chiudere con gli interventi tampone che si fanno in ogni manovra finanziaria", con la necessità di "dare una certezza a chi deve andare in pensione, stabilendo regole precise".
Pensioni 2023, la soluzione ponte di Quota 103
Con l'ultima manovra economica targata Meloni si è infatti cercato di evitare il ritorno della Fornero con l'avvio di "un nuovo schema di anticipo pensionistico per il 2023 che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica", semplificata con la denominazione di Quota 103. Si tratta di fatto di una soluzione ponte in attesa di una riforma più complessiva. La misura riguarda persone del 1960 e 1961 (quindi 62 e 63 anni) perché quelle più anziane sono già uscite con quota 100 (il 1959 con 62 anni nel 2021) e le più giovani saranno ancora bloccate. Chi infatti avrà nel 2023 64 anni di età e 41 di contributi ne aveva già 62 di età e 39 di contributi nel 2021 e aveva quindi i requisiti per Quota 100.
Pensioni, nel 2023 resta valida l'opzione dell'Ape sociale
Inoltre, il governo ha confermato anche per questo anno l'Ape sociale. Alcune categorie di lavoratori in particolare difficoltà, come i disoccupati di lungo corso, i caregiver o gli invalidi civili, potranno utilizzare tale strumento, che consente l'uscita con 63 anni e 30 anni di contribuzione. Per gli addetti ad attività particolarmente rischiose e pericolose l'anticipo pensionistico sociale resterà possibile con 63 anni e 36 anni di versamenti.