Economia
Pensioni, lapsus freudiano di Padoan. Ma esclude la manovra sul buco

"Proverò ad esaudire tutte le domande che mi sono state proposte. A cominciare da una questione generale che poneva il senatore Fornero", dice il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, ma che si corregge subito dopo che scatta l'ilarità generale in Commissione Finanze in cui i senatori spiegano che il vero nome del collega è "Fornaro".
Lapsus freudiano? Dopo la tegola della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale il blocco della rivalutazione delle pensioni dichiarato nel 2012 dal governo Monti e che genererà un buco nei conti nell'ordine di 13 miliardi circa, Padoan sgombera il campo dai dubbi: "Adesso voi potete capire dove ho la testa". Ancora risate, ma comprensive per il difficile momento per il Tesoro nuovamente alle prese con il nodo risorse per pagare 5,5 milioni di pensionati e con la sfida delle clausole di salvaguardia all'orizzonte.
Il numero uno dell'Economia ha spiegato che il governo Renzi "sta lavorando per dare una risposta positiva alla sentenza della Consulta, e quanto prima definiremo il quadro, ancora stiamo ragionando su questo". Chiamato a dare delle risposte sulla sentenza della Consulta, Padoan ha aggiunto che "al ministero, e naturalmente nell’ambito del governo, stiamo facendo tutte le considerazioni".
Il ministro ha poi aggiunto che il Via XX Settembre è impegnata a cercare una soluzione che sia rispettosa della sentenza ma che "minimizzi i costi per la finanza pubblica. Le sentenze si applicano ma la sentenza della Consulta richiede una valutazione dettagliata sia sotto il profilo giuridico che sugli impatti finanziari. Non stiamo facendo altro al ministero che cercare di capire cosa vuol dire quella sentenza in termini di impatto, anche per evitare equivoci. Posso garantire che stiamo lavorando in tutte le direzioni per assumere una decisione conformi alle leggi e rispettosa della decisione dei giudici, ma che minimizzi i costi per la finanza pubblica gli effetti sui conti ci sono e intervengono in un momento in cui i conti pubblici stanno migliorando e ci auguriamo che continuino a farlo".