Tasse e pensioni, gli interventi del governo. Ecco il piano - Affaritaliani.it

Economia

Tasse e pensioni, cosa cambia. Ecco il piano del governo

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Intervista a Enrico Morando (Economia)

"Abbiamo programmato un intervento sulle imposte, per alleviare la pressione fiscale sui redditi da lavoro, entro il 2018, ovvero nell'ultimo anno di legislatura. Naturalmente se si creano le condizioni, molto legate soprattutto all'andamento dell'economia oltre che a quello dei conti pubblici, per fare prima un intervento come quello programmato, saremmo più contenti. Ma ad oggi la posizione resta che si farà entro il 2018 un intervento a favore dei redditi da lavoro, mentre per quello che riguarda l'anticipazione al 2017 dipende dall'andamento dell'economia e da altri fattori che oggi non possiamo valutare". Lo afferma il vice-ministro dell'Economia Enrico Morando, intervistato da Affaritaliani.it, in merito al possibile intervento sull'Irpef già nel prossimo anno.

Ires posticipato al 2018 e Irpef al 2017, è possibile? "La decisione sull'Ires è già parte della legislazione vigente e mi sembra improbabile che sia rimessa in discussione". L'ipotesi sull'Irpef è quella dell'accorpamento delle aliquote? "Non sono in grado di dirlo", afferma Morando. Comunque una riduzione per il ceto medio... "Vogliamo fare un intervento per ridurre la pressione fiscale si redditi, certo, soprattutto per il ceto medio. Le forme le vedremo quando saremo in grado di prendere questa iniziativa, adesso mi pare difficile dire se sarà un intervento sulle aliquote, sugli scaglioni o altro. Vedremo quando saremo in grado di assumere una decisione".

Per aiutare le famiglie numerose, intervento sulle detrazioni o sul bonus bebé? "Se si vuole fare un intervento strutturale non è quello sul bonus bebé che può risolvere il problema". Quindi detrazioni... "Ho detto semplicemente che il bonus bebé non è un intervento strutturale. Noi pensiamo a interventi strutturali per le famiglie numerose, poi si può agire in diversi modi tecnicamente, ma certo non con lo strumento strordinario di un bonus specifico per le nuove nascite".

Capitlo pensioni. A questo punto farete certamente qualcosa sulla flessibilità in uscita... "Si è aperto un confronto sulla base di un'ipotesi, che è quella dell'Ape, e adesso al ministero del Lavoro si è aperta una fase di confronto con le forze sociali che poi si concluderà con una decisione del governo su questo argomento". Ma è probabile? Quanto probabile? "Non fa parte del mio modo di ragionare. Facciamo questo confronto. Una proposta è stata ipotizzata, in particolare da parte del ministro del Lavoro e del sottosegretario Nannicini, sulla base del confronto arriveremo prima della sessione di Bilancio di autunno ad assumere un orientamento".

Non può dire quanto vale questo intervento? "No, perché prima bisogna definirne le caratteristiche".

Draghi intanto ha alzato le stime sull'inflazione. Una buona notizia... "Sicuramente sì, per un paese che sta rischiando seriamente di entrare in deflazione è un'ottima notizia. Ma soprattutto è un'ottima notizia che la Bce abbia confermato che farà di tutto per impedire che si cada in una situazione deflazione, che è una brutta bestia da domare, sicuramente peggio dell'inflazione".

Invece degli 80 euro ai pensionati non se ne parla... "Non è vero che non se parla", ribatte Morando. "Quando abbiamo detto che pensavamo ad un intervento selettivo a favore dei pensionati in condizioni di maggiore difficoltà abbiamo anche ipotizzato che l'intervento prendesse le forme degli 80 euro, diciamo non è affatto detto che non si possa procedere in quella direzione, ovviamente non per tutti. Una volta definito l'intervento per la cosiddetta anticipazione dell'uscita dal lavoro, a quel punto si potrà vedere che cosa si può fare su quel terreno".

Conferma l'abolizione di Equitalia? "Nella forma di cui ha parlato il presidente del Consiglio è una scelta che si può fare. Ma sui tempi non sono in grado di dire nulla".