Piazza Affari fiuta la ripresa italiana, la Borsa chiude ai massimi dal 2008 - Affaritaliani.it

Economia

Piazza Affari fiuta la ripresa italiana, la Borsa chiude ai massimi dal 2008

Borsa: Milano maglia rosa in Europa con trimestrali e risiko banche, +1,3% in chiusura

Nuovi massimi post-covid e dal 2008 per Piazza Affari, dove il Ftse Mib, con un guadagno dell'1,3%, chiude a 26mila punti, livello che non toccava da 13 anni. A spingere il listino, in un momento in cui e' ancora forte l'incertezza legata alla variante Delta del Covid, sono la forza del rimbalzo dell'economia italiana e il supporto che arriva da Wall Street, spinta dai dati sull'occupazione Usa. Fra i settori meglio intonati quello bancario, dopo semestrali solide: in evidenza Bper (+10,65%) e Banco Bpm (+7,33%), al centro anche di speculazioni su possibili m&a; anche le big Intesa e Unicredit sono ben comprate, con guadagni di oltre il 2%. Tonica la manifattura, con il settore auto in spolvero (Pirelli +7,24%, Stellantis +2,46), deboli i titoli piu' difensivi come i farmaceutici (Diasorin -1,67%). 

Come analizza Radiocor, trimestrali e risiko bancario spingono Piazza Affari al rialzo, maglia rosa in una seduta nel complesso positiva ma piu' cauta per il Vecchio Continente. A Milano il Ftse Mib e' salito dell'1,3%, a Parigi il Cac40 dello 0,53% e a Francoforte il Dax30 dello 0,11%, in una giornata in cui il Dow Jones e l'S&P500 a Wall Street hanno aggiornamento nuovamente i massimi dopo la pubblicazione del rapporto di luglio sul mercato del lavoro. Lo scorso mese negli Usa sono stati creati 943mila nuovi posti di lavoro (escluso il settore agricolo), sopra le attese e miglior dato del 2021. La disoccupazione e' scesa dal 5,9% di giugno al 5,4%, contro attese per un calo al 5,7%. Rispetto ai livelli prepandemici, tuttavia, restano da recuperare 5,7 milioni di posti di lavoro. A Piazza Affari, seduta da protagonista per Bper (+10,65%), tornata al centro delle speculazioni su possibili operazioni di consolidamento. Ad accendere l'attenzione sul titolo e' stato un report in cui gli analisti di Mediobanca notano che 'durante la conference call' di presentazione dei conti 'il management e' apparso piu' costruttivo sull'M&A in Italia e il possibile coinvolgimento di Bper', pur rimanendo al momento alla finestra. Le trimestrali sopra le attese hanno invece spinto al rialzo Banco Bpm (+7,33%), istituto di credito potrebbe a sua volta essere coinvolto nel consolidamento bancario italiano e Pirelli (+7,24%), che ha anche alzato la guidance 2021. Sul mercato dei cambi, si e' rafforzato il biglietto verde e cosi', in chiusura dei mercati azionari europei, l'euro e' in calo a 1,1763 dollari (1,1821 in avvio e 1,1839 ieri in chiusura). La moneta unica vale anche 129,695 yen (129,77 in avvio e 129,91 ieri), mentre il rapporto dollaro/yen e' a 110,256 (109,77 e 109,71). In calo il prezzo del petrolio: il contratto consegna Settembre sul Wti perde l'1,1% a 68,33 dollari al barile e quello scadenza Ottobre sul Brent del Mare del Nord lo 0,73% a 70,77 dollari al barile.

Banco Bpm ha pubblicato ieri i risultati dei primi sei mesi dell'anno, chiusi con un utile netto balzato a 361 milioni dai 105 milioni dello stesso periodo del 2020 e al di sopra delle attese del mercato. I proventi operativi sono tornati ai livelli pre Covid aumentando del 18,8% a 2,3 miliardi di euro. Anche Pirelli ieri sera a mercati chiusi ha reso noti al mercato i conti del secondo trimestre dell'anno. Il produttore di pneumatici ha registrato nel periodo un utile netto di 89,4 milioni di euro, a fronte di una perdita di 140,2 milioni nello stesso periodo di un anno fa. I ricavi sono saliti del 72,6% a 1,3 miliardi di euro. Alla luce dell'andamento dei primi sei mesi dell'anno, il cda ha rivisto al rialzo la guidance per l'intero 2021, stimando ora ricavi tra 5 e 5,1 miliardi contro la precedente previsione tra 4,7 e 4,8 miliardi. I conti semestrali sopra le attese hanno sostenuto anche l'andamento di Unipol (+2,89%), che e' il primo azionista di Bper, oltre ad essere socio della Banca Popolare di Sondrio (+2,59%), anch'essa data come possibile protagonista del prossimo consolidamento bancario. Oggi il numero uno di Unipol, Carlo Cimbri, si e' detto soddisfatto dell'investimento nella banca valtellinese sia per i risultati raggiunti, sia per le dimensioni che ha la partecipazione detenuta. La controllata di Unipol Unipolsai e' rimasta poco mossa e ha chiuso con un rialzo dello 0,34%. Nel segmento a maggiore capitalizzazione, in evidenza anche Tenaris (+2,73%), Finecobank (+2,57%) e Stellantis (+2,46%) e gli altri titoli bancari: Unicredit +2,44% e Intesa Sanpaolo +2,28%. Segno opposto per Diasorin (-1,67%) e Amplifon (-1,11%). Terna, chiudendo a 6,81 euro (+0,75%) ha aggiornato il suo massimo storico dalla quotazione del 23 giugno 2004.