Portafoglio/ Draghi tira fuori il bazooka: il QE si trasforma in un fondo sovrano infrastrutturale europeo - Affaritaliani.it

Economia

Portafoglio/ Draghi tira fuori il bazooka: il QE si trasforma in un fondo sovrano infrastrutturale europeo

Vi sono poi tutta una serie di agenzie europee simili a Cdp, come la francese Caisse des Depots et Consignations, la tedesca Kreditanstalt fuer Wiederaufbau o la finlandese Finnvera e naturalmente società infrastrutturali come OBB-Infrastruktur, Infraestruturas de Portugal, Sncf, Caisse Nationale des Autoroutes o Autobahnen- und Schnellstrassen-Finanzierungs. In ottica di portafoglio questa decisione dovrebbe consentire di limitare la volatilità futura dei mercati finanziari (sia obbligazionari sia azionari) europei, anche in caso di ipotesi “estreme” come l’uscita della Grecia dall’euro.

Rispetto al solo intervento sul mercato con la fornitura di liquidità alle banche o l’acquisto diretto (dalle stesse) di titoli di stato, bond o cartolarizzazioni l’ampliamento del Pspp consentirà a Draghi e ai suoi colleghi di bypassare gli stati e le banche per iniettare mezzi freschi direttamente nei soggetti a cui compete lo sviluppo delle infrastrutture europee. Un potente motore di crescita ma anche, politicamente, un potente collante per tenere insieme un’Unione europea che di recente è apparsa in balia di crescenti tensioni anti-euro e anti-Europa, generate da una politica del rigore applicata forse con fin troppa dedizione.

Può pertanto essere il caso, per chi tollera il rischio, di provare ad approfittare di eventuali ulteriori debolezze per iniziare ad aprire o far crescere (magari tramite fondi comuni o Etf settoriali) una posizione sui titoli e settori ciclici dei mercati azionari europei, che maggiormente dovrebbero beneficiare della novità. A partire, se preferite il fai da te, dalle già citate Enel, Snam e Terna, sia per quanto riguarda i titoli azionari sia per i bond societari.

Luca Spoldi