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Economia
Rcs, il boomerang di Cairo su Blackstone. Perché rischia la crisi patrimoniale

Ha rilanciato la sua Rcs dopo anni di perdite, ma ora quella sconfitta nel lodo arbitrale sull’immobile di via Solferino che la contrappone a Blackstone, rischia di trasformarsi in un boomerang esiziale per il gruppo che edita il Corriere della Sera. Per Urbano Cairo, che ha fortemente voluto lo scontro con il fondo Usa sul prezzo di vendita della sede del primo giornale italiano, il verdetto dell’arbitrato annuncia guai grossi. 

Nulla vieterà a Blackstone di andare avanti a testa bassa nella causa intentata a New York per la richiesta dei danni per oltre 300 milioni di dollari verso Rcs per la mancata vendita dell’immobile di via Solferino ad Allianz. Un affare sfumato da 250 milioni dopo che Cairo ha aperto la contesa sul prezzo parlando esplicitamente di usura. Usura che secondo il collegio arbitrale non c’è stata. 

E ora la beffa è servita. Le cifre in gioco sono tali da mandare al tappeto la sua Rcs. Lui Urbano Cairo l’amministratore delegato, nonché l’azionista di controllo, si è premurato di non subire alcun danno a titolo personale. Il Cda di Rcs ha votato la manleva per Cairo in caso di soccombenza con relativa richiesta di risarcimento plurimilionario. Se Blackstone vincerà la causa a New York allora i danni finiranno tutti sull’azienda. Che rischia di riportare indietro l’orologio di anni, gli anni delle perdite milionarie sotto la gestione del cosiddetto Salotto buono

GLI ANNI DEL RILANCIO DI RCS

Dopo i primi anni di forte rilancio, ora anche Rcs paga dazio alla crisi. Quando l’imprenditore alessandrino conquistò Rcs nell’estate del 2016, si ritrovò tra le mani un gruppo che fatturava un miliardo perdendo però 175 milioni. I soli costi pareggiavano i ricavi. Già nel 2016 ecco la svolta: primo piccolo utile da 3,5 milioni. E poi una lunga cavalcata al rialzo con utili saliti al picco degli 85 milioni nel 2018.

rcs
 

La cura ha funzionato, grazie a una meticolosa opera di taglio dei costi. I ricavi infatti hanno continuato a flettere. Quattro anni dopo a fine del 2020, Rcs si ritrova con soli 750 milioni di ricavi, perdendo per strada 250 milioni di entrate. Ma proprio la cura dei costi ha fatto il miracolo degli utili. 

RCS CON CAIRO HA PERSO RICAVI PER 250 MILIONI, COMPENSATI DA TAGLI DEI COSTI PER 350 MILIONI

Cairo nel corso della sua gestione ha tagliato costi complessivi per la bellezza di 350 milioni. Ecco il miracolo. Con ricavi declinanti anche per il primo editore italiano, l’accetta forte sul fronte dei costi ha consentito di ritrovare margini e utili. Ma più di tanto la cura dei costi ha un limite. Puoi raschiare il barile quanto puoi ma alla fine anche i tagli toccano il fondo. E infatti negli ultimi 2 anni i profitti hanno intrapreso la via discendente. Dagli 85 milioni del 2018 a fine 2020 gli utili si sono assottigliati a poco più di 30. E con il primo trimestre del 2021 ecco la perdita per 3,2 milioni. Di fatto la crisi dell’editoria non molla la presa e il crinale dei ricavi è in progressiva discesa. Cairo “mani di forbice” è stato abilissimo nei primi anni a ridare redditività ed efficienza agendo sui costi di cui ha il controllo, meno, molto meno può fare sui ricavi. E così Rcs si presenta indebolita oggi a fronte di un’eventuale richiesta danni da parte di Blackrock. 

(Segue: il patrimonio rischia di essere intaccato. Poi, non c'è solo Blackstone, ma anche la crisi di Unidad Editorial e il cruccio La7)

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