Economia
Rdc, crollano le domande: - 65%. Tremano i furbetti per i controlli del Cdx




Con le nuove regole del governo Meloni i controlli diventano più stringenti e i finti poveri temono per l'inasprimento delle sanzioni. I dati
Reddito di cittadinanza, solo 2mila nuove domande a febbraio
La stretta decisa dal governo Meloni sul Reddito di cittadinanza sta facendo registrare le prime conseguenze concrete, le domande sono in fortissimo calo: scese addirittura del 65% a gennaio e febbraio 2023, rispetto ai primi due mesi dell'anno precedente. Secondo i dati divulgati dall’Osservatorio Inps sulla misura di contrasto della povertà, infatti, - si legge sul Giornale - nei primi due mesi dell'anno le domande sono state 90.887, in calo del 65,23% rispetto alle 261.378 presentate nei primi due mesi del 2022. A gennaio le domande erano state 88.184 e quindi a febbraio si sono registrate poco più di 2 mila domande. Ripiegano anche i percettori: a febbraio, i nuclei beneficiari erano poco superiori al milione, contro gli 1,16 milioni di gennaio. Questi dati arrivano dopo che il governo ha varato in manovra di bilancio una serie di modifiche per accompagnare il reddito al tramonto prima della riforma complessiva.
Già quest’anno - prosegue il Giornale - per gli occupabili il reddito è percepibile per soli sette mesi, con il sussidio che cessa al primo rifiuto di un'offerta di lavoro. Mentre il vecchio reddito lo rendeva disponibile per 18 mesi rinnovabili e lo si perdeva solo dopo tre rifiuti. Per i 18-29enni che non hanno finito la scuola dell’obbligo, inoltre, il reddito è subordinato alla frequenza di corsi formativi. L’esecutivo ha poi rinforzato la decontribuzione al 100% fino a 8.000 euro per chi assume un percettore dell’assegno. Secondo fonti di Palazzo Chigi: "L'opera di dissuasione e controllo sta cominciando a dare i primi frutti, però bisogna essere prudenti perchè questi sono solo i primi due mesi dell'anno". Insomma, i dati dovranno consolidarsi, ma restano un segnale concreto.