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Economia
Sharing economy soluzione contro il Covid-19? Il caso Coinshare

di Vincenzo Caccioppoli

 

In un mondo letteralmente devastato dallo scoppio della pandemia di Covid19, che ha praticamente fermato il mondo, occorre ripensare molte cose che fino a soli due mesi fa facevano parte delle nostre  abitudini quotidiane. Gli effetti del coronavirus saranno devastanti sulla economia mondiale, per uscirne occorrerà allora, come dicono gli esperti, trovare  nuove forme di business, perché molte attività tradizionali purtroppo saranno spazzate via. E' indiscutibile, infatti, che molti settori della economia dovranno per forza di cose reinventare il loro modello di business per sopravvivere. Ma anche per questo, come si dice spesso, ogni crisi porta con se anche nuove opportunità. Chi si ferma è perduto allora potrebbe essere il motto che meglio si adatta ad una situazione cosi destabilizzante come quella in cui stiamo vivendo. La tecnologia come abbiamo visto ha sicuramente un ruolo decisivo nel aiutare tutti noi in questa difficilissima fase. Lo smart working o la didattica a distanza sono due semplici esempi di come la tecnologia possa rappresentare una chiave fondamentale per svolgere attività da casa. L’ecommerce poi è una delle altre opportunità che la tecnologia mette a disposizione per chi è costretto a casa, ma anche tutto la parte legata al controllo della privacy e dei dati personali sarà un aspetto che avrà sicuramente una forte spinta da questa pandemia, come le app che stanno nascendo per il tracciamento dei contatti sono li a dimostrare. Ed ecco che parlando di privacy e di controllo di dati, la tecnologia più innovativa, in questi campi, che si è affacciata nell'ultimo decennio pare essere quella della blockchain. Il 5 Aprile scorso  il World Economic Forum (WEF) ha rilasciato un rapporto in cui ha apertamente dichiarato che la blockchain e la digitalizzazione sarebbero la soluzione adatta per il traccaimento dei dati e il controllo delle catene di approvvigionamento per sopravvivere a crisi come quella causata da Covid-19.

La catena di blocchi, infatti, che permette di registrare su un libro mastro tutte le transizioni effettuate permette di essere una soluzione definitiva per tutti i problemi legati alla privacy e al tracciamento dei dati stessi.. Il mondo energetico per esempio, quello immobiliare, il finanziario  o quello appunto del commercio online hanno già mostrato come la tecnologia dei blocchi possa essere la soluzione migliore per superare alcuni ostacoli legati alla privacy,  controllo dei dati, e alla sicurezza degli stessi.

Ma secondo i fondatori  di Coinshare e della sua innovativa piattaforma Coin market, che dalla sua nascita, poco più di un anno fa, vanta  al suo attivo una community di oltre 400.000 iscritti, la blockchain e la sharing economy potrebbero essere un “ancora di salvezza” per tutti coloro che si trovano in una condizione di difficoltà economica.  Creata come prima rivoluzionaria piattaforma di sharing social commerce completamente in blockchain, con lo scoppio della pandemia si è ancora ulteriormente evoluta, adattandosi rapidamente alla nuova situazione, come spiega il fondatore Luigi Maisto “ La nostra iniziativa non è solo una opportunità incredibile di risparmio per tutti coloro che si iscrivono, ma offre anche la grande possibilità di ricevere, per ogni singola operazione effettuata, moneta digitale e di poter cosi guadagnare da una attività di sharing economy, in maniera semplice facile e molto interessante dal punto di vista remunerativo. Basta solo avere un po' di buona volontà e di spirito imprenditoriale e ci si può creare una attività autonoma complementare alla propria attività per farla poi diventare magari la propria attività primaria”. D'altra parte della sharing economy come soluzione per uscire da un capitalismo, ormai da oltre un decennio in crisi, ne aveva parlato nel lontano 2016 Jeremy Rifkin, il visionario economista americano, diventato una sorta di guru della nuova economia digitale. “La risposta ai cambiamenti climatici, all’ecosistema in difficoltà, alla distribuzione della ricchezza a dir poco squilibrata, a una crisi economica che non ha dato tregua per anni, è la sharing economy, l’economia a costo marginale zero. È un’economia basata sull’internet delle cose, l’unica soluzione che può, in breve tempo, salvare una specie, quella umana, che altrimenti potrebbe non vedere la fine del secolo”. Parole profetiche sarebbe il caso di dire, in un momento cosi drammatico come quello attuale, in cui il digitale e la condivisione delle cose e dei rapporti diventano sempre più fondamentali, e potrebbe essere una delle chiavi di volta per superare la grave crisi sistemica scoppiata. Coinshare nella mente dei propri fondatori, sarebbe proprio lo strumento grazie al quale ognuno può crearsi una propria attività all’interno della sharing economy in blockchain. Il problema potrebbe essere come affrontare questa sfida che ai più può sembrare magari ardua. E proprio a questo scopo è stata realizzata una infrastruttura digitale, atta a guidare le persone verso questo percorso, che potremo definire di profesionalizzazione digitale.  A fianco della piattaforma di social commerce, infatti, dove gli iscritti possono acquistare beni di prima necessità ( tra pochi giorni saranno anche commercializzate le nuove mascherine chirurgiche lavabili con marchio della società), in questi due mesi di lockdown è stato creato un apposito sito educational “smartworking, coinshare.it”, accendendo al quale è possibile assistere a veri e propri tutorial settimanali sulla blockchain e sulle possibilità che essa offre. Il concetto è piuttosto semplice e prevede, come detto, la possibilità di entrare in un circuito di circa 1500 aziende, in cui fare i propri acquisti sia con moneta fisica che con il token TCJ della società, ad ogni acquisto è previsto un ritorno percentuale in moneta digitale, con il meccanismo del cashback e con la possibilità di guadagnare anche dagli acquisti degli altri iscritti, in piena filosofia sahring economy. In aggiunta a ciò per chi vuole è possibile  seguire un percorso formativo per arrivare ad una piena consapevolezza  sull'utilizzo della stessa e sul come potersi creare entrate aggiuntive. Si comincia il Martedì con il webinar sui “nomadi digitali” cioè coloro che lavorano da remoto, argomento quantomai attuale in questa fase. Il mercoledì invece è la volta della blockchain accademy una vera e propria scuola di formazione per chi vuole conoscere tutti i segreti della tecnologia del futuro. Il giovedi invece è la giornata dell’approfondimento sullo smart working, dove viene spiegato come sfruttare al meglio le nuove opportunità offerte dalla digitalizzazione.  Insomma per chi non vuole arrendersi alla gravita della crisi che sta arrivando, il progetto coinshare offre una innovativa ed interessante opportunità per innovarsi e crearsi una remunerativa attività indipendente, tutta in digitale a cominciare dalla moneta. Perchè come dice il vulcanico fondatore Maisto con convinzione  “ E’ assolutamente inevitabile che da qui a pochi anni, la moneta digitale sostituisca completamente quella fisica. E questa crisi non farà altro che accelerare il processo“

vcaccioppoli@gmail.com

 

 

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