Economia
Stellantis chiude l'accordo con i sindacati: aumenti di 207 euro lordi al mese

Il gruppo leader dell'automotive chiude l'accordo con i sindacati. Ecco di quanto e come aumenteranno i salari
Stellantis chiude l'accordo con i sindacati sul contratto, aumento dell'11% in due anni
È stata siglata poco fa all’Unione Industriali di Torino tra Stellantis, CnhI, Iveco e Ferrari e i sindacati Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Acqfr l’intesa per il rinnovo del contatto collettivo specifico di lavoro (Ccsl) scaduto a fine dicembre scorso.
L’accordo avrà durata quadriennale per la parte normativa e biennale per quella economica e riguarda complessivamente circa 70 mila addetti dei siti italiani dei quattro gruppi. Di questi 47 mila di Stellantis, 12800 di Iveco, 4800 di Ferrari e 4300 di CnhI. Nel biennio complessivamente l’aumento medio dei salari sarà superiore all’11%.
Da questo mese, pertanto, l’aumento sui minimi sarà del 6,5% pari a un incremento medio di 119 euro e per il secondo anno, a partire dal gennaio 2024, sarà del 4,5% pari a 87,8 euro. Complessivamente nel biennio i minimi saranno, dunque, aumentati dell’11,3% per un totale di oltre 207 euro mensili. Verrà, inoltre, erogata una tantum di 400 euro, in due tranche di pari valore, che verrà corrisposta ad aprile e luglio 2023.
A partire dal prossimo maggio, poi, i lavoratori avranno a disposizione 200 euro netti di flexible benefit per il 2023 spendibili nella piattaforma welfare CnhI, Iveco, Stellantis e in buoni carburanti per Ferrari. Il montante salariale generato dei minimi, dall’una tantum e dai flexible benefit che i lavoratori incasseranno nel biennio sarà pari a oltre 4300 euro medi.
L’intesa prevede, infine, miglioramenti anche al sistema normativo, tra cui il rafforzamento dell’istituto salute e sicurezza, più coinvolgimento dei lavoratori e maggiore attenzione al benessere nei luoghi di lavoro. Sono stati migliorati lo smart working la formazione professionale e si è regolata anche la questione dei recuperi produttivi effettuati il sabato.