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Economia
Transizione energetica post-Covid: le dieci priorità d'azione dell'energy

Transizione energetica post-Covid: le dieci priorità d'azione dell'energy

Nella nuova normalità del post-pandemia, gli operatori del settore dell'energia si trovano improvvisamente nella situazione di dover considerare nuovi rischi e innovare nelle scelte di investimento, nell’offerta commerciale e nei processi produttivi, adottando nuovi modelli organizzativi e di gestione della supply chain.

Le sfide, le opportunità e i rischi che segneranno il passaggio alla transizione energetica sono stati temi centrali del Digital Event “Italia 2021 - Energia: Competenze per riavviare il futuro”, il primo appuntamento della piattaforma di discussione promossa da PwC Italia per condividere idee, sviluppare proposte e proporre iniziative concrete con i principali esponenti del mondo delle istituzioni, della finanza e dell'impresa. Una serie di riflessioni che, settore per settore, hanno l’obiettivo di proporre azioni concrete per una ripresa efficace del sistema economico italiano.

"La misura del successo sarà da ricercarsi nell’attivazione di un approccio sail and not rail improntato alla flessibilità e alla capacità di cogliere opportunità di crescita in un contesto incerto e fortemente volatile”, ha commentato Alessandro Grandinetti, Partner, Energy, Utilities and Resources Leader e Clients and Markets Leader, PwC Italia. “Le direttrici del Green Deal europeo rimarranno la bussola alla quale fare riferimento nel nuovo scenario che, per le sue peculiarità, segnerà il passaggio ad una ‘nuova transizione energetica’. Nel breve periodo, tuttavia, l’adattamento alla ‘nuova normalità’ si accompagnerà a un quadro macroeconomico complesso ed incerto che porrà nuovi trade-off nelle decisioni di operatori e policy-maker e che necessitano di adeguata attenzione per il successo del processo di transizione energetica”.

Una "nuova transizione energetica": parola ai protagonisti

Marco Alverà, amministratore delegato di Snam, ha tracciato l'impegno dell'azienda nel processo di transizione energetica. "Il nostro business tradizionale continua a crescere in Italia e all’estero, ma ci stiamo concentrando molto anche sulla transizione energetica. Abbiamo creato una una business unit dedicata all'idrogeno e una denominata proprio 'Energy transition' che comprende tre startup impegnate nell'ambito della mobilità sostenibile, dell'efficienza energetica e del biometano. Del piano da 6 miliardi e mezzo disposto di recente, un miliardo è dedicato proprio alle tecnologie e alla transizione energetica".

"Mai come oggi - ha aggiunto Alverà - le stelle si stanno allenando attorno a una transizione in cui il green gas ricopre un ruolo centrale, così come sarà sempre più importante l’elettrificazione dei consumi. La transizione energetica, alla quale Snam può partecipare in modo significativo, nel post-Covid-19 sarà una sorta di piano Marshall per far ripartire l'economia". 

Per Massimiliano Bianco, amministratore delegato del Gruppo Iren, a fare da perno per la ripresa sono la digitalizzazione, arricchita dalla competenze delle persone, e l'economia circolare. "La piena digitalizzazione dei processi è un fattore determinante della capacità di reazione per continuare a erogare agli stessi standard di servizio alti ai nostri clienti anche in un momento di emergenza".

"Il complemento essenziale della digitalizzazione sono le competenze delle persone, su cui un’azienda di servizi basa la propria eccellenza". Il secondo punto chiave per il riavvio del futuro è, secondo Bianco, l'economia circolare, che ha descritto come un "principio estremamente virtuoso e ampio su cui ciascuno di noi fa la sua parte". Risale a poco tempo fa l'acquisizione, da parte di Iren, della divisione Ambiente dell'azienda emiliana Unieco, un'operazione che attribuisce al gruppo la "leadership italiana nel recupero di materiale plastico" e che gli consente di incrementare la "già radicata" politica di sostenibilità aziendale.

"Il Piano Nazionale Integrato disposto dall'Italia per rispondere agli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 è molto sfidante", ha spiegato Carlo Tamburi, Direttore Enel Italia. "Dobbiamo essere realisti: alla luce di quanto accaduto negli ultimi mesi, se non vengono fatte determinate cose, alcuni punti del Piano potrebbero essere rivisti. La decarbonizzazione è al centro dell'agenda strategica del nostro Paese e deve trovare attuazione, ma bisogna cambiare il paradigma generale del sistema industriale italiano.

"Un altro passaggio fondamentale - ha aggiunto Tamburi - è l'elettrificazione dei consumi: il vettore elettrico è quello che serve per trasformare non solo l'ambiente, ma anche l’economia del Paese. È una grandissima opportunità per fare nuova industria. Le rinnovabili e l’economia circolare possono essere driver e motore di una ripresa che forse oggi neanche immaginiamo: bisogna rendere virtuoso il meccanismo di riutilizzo".

Sul tema della decarbonizzazione, l'amministratore delegato e direttore generale di A2A, Renato Mazzoncini, ha spiegato che sarebbe opportuno introdurre una carbon tax per disincentivare l'impiego del carbone, senza tuttavia seguire l'esempio dei francesi. "Per scongiurare il rischio che sia una misura divisiva, come è accaduto in Francia, bisognerebbe tutelare le fasce più deboli della popolazione, quelle che non hanno la possibilità di adeguarsi subito gli effetti di una trasformazione energetica di questo genere. Le persone che non possono permettersi di comprare subito una pompa di calore o un'auto elettrica rischiano di essere penalizzate, per questo dico che bisognerebbe salvaguardarle con dei meccanismi di incentivi". 

Le dieci priorità di azione secondo PwC Italia 

Per dare seguito concreto a queste riflessioni, PwC Italia propone dieci priorità di azione rivolte agli operatori del settore elettrico, oil & gas italiani e utility per cogliere le opportunità di crescita in uno scenario di ‘nuova normalità’.

La prima è promuovere un approccio di sistema per attuare il Green Deal che coinvolga stakeholder e istituzioni e identifichi le strategie vincenti per accedere ai finanziamenti europei e a forme di debito sostenibile come i green bond o i circular bond.

Cogliere le opportunità di crescita dimensionale degli operatori, elemento chiave per realizzare gli investimenti richiesti dalla transizione energetica, e realizzare le infrastrutture energetiche a supporto della transizione energetica e dell’economia circolare sono altre due priorità di azione secondo PwC Italia, cui segue l'esigenza di semplificare l’iter autorizzativo e il sistema dei controlli per le infrastrutture attraverso una semplificazione del quadro normativo.

Investire in interventi di riqualificazione energetica del parco edilizio, assicurare la diversificazione delle fonti energetiche, rilanciare e consolidare la supply base, investire nel digital upskilling e formulare value proposition bundled sempre più innovative sono altri punti fondamentali secondo PwC.

Infine, è opportuno supportare lo sviluppo delle smart city e la collaborazione tra diversi settori, promuovendo il ruolo cruciale delle utility e della loro presenza sul territorio. 

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