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Economia
Ue, dal 2035 stop (forse) ai veicoli inquinanti, diesel, benzina e ibridi

Stop alla vendita dal 2035 di auto e furgoni che emettono anidride carbonica. E’ la misura più forte emessa dalla Commissione Europea con l’obiettivo di render più stringenti gli obiettivi di miglioramento del clima.

La misura comprende veicoli a benzina, diesel e ibridi.

Ma il nuovo piano dovrà essere negoziato con il Parlamento europeo ed essere approvato dai 27 paesi.

La trattativa non sara facile soprattutto per i grandi esportatori in Germania e Francia di veicoli di grandi dimensioni che punterebbero a posticipare di cinque anni la misura.

Se la proposta passasse dal 2035 sarebbero venduti solo veicoli ad emissioni zero, cioè veicoli elettrici e fuel cell, quelli cioè con serbatoio ad idrogeno. Con un rapporto di 9 a uno a favore delle auto elettriche.

Non potranno essere commercializzati veicoli diesel, benzina o ibridi. Ciò include ibridi plug-in e non plug-in.

Bruxelles vuole ridurre le emissioni dei trasporti stradali del 90% entro 30 anni ed è convinta che nel 2050 quasi tutte le auto e i furgoni che circoleranno sulle strade saranno a zero emissioni.

Le normative proposte non interessano il mercato dell'usato, ma chi acquisterà questi veicoli dovrà tenere conto delle limitazioni future.

La Commissione è convinta che quando sul mercato saranno presenti più modelli elettrificati, il prezzo delle automobili diminuirà a causa della produzione di batterie più economiche e dell'aumento della concorrenza tra i produttori. Entro il 2025 si dovrebbe raggiungere la parità di prezzo tra veicoli a combustione ed elettrici.

Il prezzo delle auto “pulite” sarà sostenuto da sussidi nazionali e dalla Commissione Europea ma fino al 2030.

Ci sarà una crescita esponenziale delle stazioni di ricarica per veicoli elettrici e, in misura minore, di stazioni di rifornimento per l’idrogeno.

La Commissione ne stima un milione nel 2025 e tre milioni nel 2030.

Alcuni dei principali produttori di veicoli in Europa e negli Stati Uniti avevano già assunto impegni simili negli ultimi mesi: il gruppo Volkswagen non produrrà auto a combustione nel 2035, come pure General Motors e Nissan.

Volvo, Ford e Jaguar-Land Rover hanno anticipato al 2030. Mentre Stellanis (Fiat, Opel, Alfa Romeo e Peugeot), Renault, BMW, Daimler (Mercedes), Toyota e Honda hanno già presentato piani per ridurre la produzione di automobili che emettono gas inquinanti.

Tra le voci contrarie Acea, il gruppo delle case automobilistiche europee, che sostiene il piano nella misura in cui taglia le emissioni inquinanti, ma non è d'accordo sul divieto di vendita di auto a combustione. Il gruppo chiede più stazioni di ricarica, almeno 6 milioni nel 2030 e più promozione delle auto elettriche sulla popolazione.Ma la battaglia per rendere l’Europa più libera dall’inquinamento dei trasporti non sarà assolutamente facile.

 

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