A sorpresa, visto che in banca da qualche giorno circolava per l’incarico il nome del pari grado Carlo Vivaldi, Ranieri de Marchis, attuale co-chief operating officer del gruppo (assieme appunto a Vivaldi), verrà nominato direttore generale, una figura prevista per guidare la transizione del gruppo nel periodo di vacatio di deleghe fra i due amministratori delegati. Fonti finanziarie confermano quanto riportato dal Messaggero stamane.
L’interim si è reso necessario per guidare l'istituto tra l'uscita dell’amministratore delegato Jean Pierre Mustier, prevista per giovedì 11 febbraio, e l'arrivo del suo successore Andrea Orcel, in calendario con l'assemblea del 15 aprile. Le fonti confermano anche che la scelta è ricaduta su de Marchis in quanto banchiere, anche se della vecchia guardia come Vivaldi, dotato di un profilo più trasversale. E’ molto probabile che per la scelta di de Marchis sia stato sondato anche il Ceo entrante visto che è poco probabile che l’incarico venga revocato fra due mesi.
Intanto, mentre UniCredit non commenta le indiscrezioni, gli occhi del mercato sono oltre che sul capitolo M&A anche sulla presentazione dei conti (attesi l’11) previsti in rosso per 2,3 miliardi. Gli analisti vedono per il quarto trimestre una perdita di 717 milioni. Su quest'anno l'attesa è di un utile sopra 2,1 miliardi, sul 2022 invece la stima è vicino ai 3 miliardi (2,94 miliardi).
I broker stimano i ricavi dell'ultimo trimestre a quota 4,3 miliardi (17,2 miliardi l'intero anno). Negativo per 523 milioni il risultato operativo netto e negativo per 686 milioni l'utile ante imposte. Mentre la media del prezzo obiettivo (target price) è di 8,99 euro. Il terzo trimestre si è chiuso con utile di 680 milioni. I nove mesi hanno archiviato una perdita di 1,6 miliardi di euro.
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