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Economia
Unicredit, via al rinnovo del board: Padoan e Orcel verso la riconferma

Unicredit, via al rinnovo del board: Padoan e Orcel verso la riconferma

UniCredit sta accelerando per anticipare la pubblicazione della lista del nuovo Consiglio di Amministrazione della banca. In questo modo, si evidenzia come il team di vertice composto da Orcel e Padoan, insieme a gran parte del consiglio, stiano progettando di continuare l'opera svolta finora con un'impronta di piena continuità. Se tutto procede senza intoppi, secondo quanto riportato dal Sole 24Ore, la lista dei candidati destinati a guidare la banca nei prossimi tre anni potrebbe essere depositata entro metà febbraio, ben 60 giorni prima dell'assemblea degli azionisti fissata per il 12 aprile. 

Questa tempistica consentirebbe a UniCredit di presentarsi notevolmente prima della scadenza formale del primo marzo, ossia 40 giorni prima dell'assemblea. Recentemente, gli advisor Spencer Stuart ed Egon Zehnder hanno lavorato sulla long list che sarà presto esaminata dal consiglio. Per UniCredit, anticipare la presentazione della lista non sarebbe nuova: l'istituto ha già superato le aspettative due volte, presentandosi per il rinnovo con due mesi di anticipo. Questa mossa potrebbe allinearsi alle migliori pratiche europee, anticipando le disposizioni del Ddl Capitali in fase di approvazione, e consentire un ampio margine per l'engagement con gli investitori prima dell'assemblea. Man mano che la scadenza si avvicina, sembra sempre più probabile la conferma del team attuale. 

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Mentre il rinnovo per il CEO Andrea Orcel è ovvio, l'ipotesi di conferma anche per il presidente Pier Carlo Padoan, classe 1950, sembra consolidarsi. L'economista romano, con esperienze politiche passate come ministro dell'economia e delle finanze, ha guidato la banca con rigore e senza protagonismi negli ultimi tre anni. La sua conferma potrebbe garantire continuità al board, che ha lavorato senza attriti, sostenendo il successo ottenuto dal CEO Orcel con un aumento del titolo del 200%. Nonostante alcuni dubbi legati al suo passato politico, la sua conferma appare sempre più probabile, con il supporto di diversi stakeholder. La transizione al sistema monistico, con la cancellazione del collegio sindacale, richiederà l'aggiunta di consiglieri indipendenti, mentre alcuni membri attuali potrebbero essere riconfermati con ruoli di peso.

Unicredit, il titolo vola e gli analisti alzano il target price a 39 euro

Nel contesto di aspettative di risultati superiori e il sostegno continuo del programma di acquisto di azioni (buyback), UniCredit mantiene una corsa positiva in Borsa, raggiungendo livelli mai toccati in precedenza. Le azioni di UniCredit, quotate sulla piazza Gae Aulenti, hanno raggiunto i 27,8 euro, chiudendo a 27,16 euro, con un incremento dello 0,46%. Questo valore segna un nuovo massimo storico, portando la capitalizzazione della banca a oltre 47 miliardi di euro, triplicando praticamente il valore dall'arrivo del CEO Andrea Orcel nel febbraio 2021.

Il rally di UniCredit non passa inosservato, con un aumento del 50% nel 2023, superando di gran lunga il +16% del Ftse Mib, e un aumento dell'8% dall'inizio dell'anno. Nonostante questo significativo progresso, la banca continua a ricevere l'approvazione del mercato. Secondo il consensus degli analisti di Bloomberg, il prezzo obiettivo medio è fissato a 33,04 euro. Dell'85% degli analisti, il rating è "buy" ("comprare"), mentre il 15% opta per "hold" ("mantenere"), senza alcun "sell". Tra le previsioni più ottimistiche, spiccano quelle di Jefferies, con un prezzo obiettivo di 39,90 euro, e Morgan Stanley, che mira a quota 36 euro. Tuttavia, alcune voci più caute, come Intermonte (27,10 euro) e Deutsche Bank (27,90 euro), che ha recentemente abbassato il giudizio a "hold", evidenziano un atteggiamento prudente nei confronti dei rendimenti di capitale.






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