Economia
Usa, l'economia è in buona salute: l’IA guida la crescita. Anima: "Diecimila posti in meno non pesano, la domanda è fino a quando si potrà investire"
"L'anno del Gattopardo", il Global Outlook 2026 di Anima. Parla Fabio Fois, Head of Investment Research & Advisory di Anima

Usa, recessione e lavoro in stallo: l’economia resta in buona salute grazie all’IA
Nel Global Outlook 2026 di Anima viene fuori un disegno del mondo attuale che corre, ma senza frenare: dazi, intelligenza artificiale, tensioni geopolitiche, e politiche fiscali sempre più espansive, eppure dietro tutto questo rumore, i grandi trend di fondo restano lì, immobili. Non stupisce quindi che Fabio Fois, Head of Investment Research & Advisory di Anima, abbia scelto un titolo quasi simbolico, evocativo, per sintetizzare l’analisi sul'Outlook, chiamata appunto: "L’anno del Gattopardo". Tutto deve cambiare affinché nulla cambi davvero, e finora i mercati gli danno ragione.
L’intelligenza artificiale non è più un'idea futuristica, ma il motore che sta ridisegnando l’economia americana e, a cascata, i mercati globali. Dall’analisi emerge infatti un punto chiave: gli Stati Uniti continuano a sorprendere per resilienza, e sopratutto continuano a reggere meglio del previsto. Anche nel 2026 non si intravedono segnali di recessione, nonostante un mercato del lavoro meno brillante e dinamico, e la spiegazione, secondo Anima, è più che strutturale: le aziende stanno spostando risorse dal lavoro al capitale tecnologico. Quindi assumono meno, ma non perché la domanda sia debole, semplicemente, stanno investendo di più in efficienza e automazione.
A questo si aggiungono le restrittive politiche migratorie dell’amministrazione Trump, che hanno ridotto, nettamente, l’offerta di manodopera e quindi la disponibilità di lavoratori. Che cosa significa? Secondo l'analisi di Anima, che chi è già in azienda diventa più prezioso. Da qui il concetto, secondo Fois, di "capitale umano circolante": l'uomo, lavoratore, è diventato una riserva stabile che le imprese tendono a trattenere come una sorta di asset strategico.
Ma se il capitale umano resta così centrale, perché allora cresce sempre di più l'allarme sui tagli al personale nelle grandi aziende americane? Affaritaliani ha approfondito questo punto con Fois, soprattutto per quanto riguarda i piani di riduzione annunciati da colossi come HP, Amazon o JPMorgan.
Secondo l'esperto, la lettura è esagerata: "Diecimila lavoratori in meno non spostano un intero aggregato economico. Le banche d’affari licenziano ciclicamente, è normale. Oggi si dà la colpa all’intelligenza artificiale perché è la spiegazione più comoda da raccontare".
Poi aggiunge: "Nel 2024 l’economia americana creava ogni mese più o meno 200.000-250.000 posti, per il 75% occupati da immigrati. Oggi siamo intorno a 60.000. La differenza c’è, domandi meno lavoro, offri meno lavoro, ma la gente continua a spendere perché ha risparmi. Il punto vero su cui dovremmo concentrarci è quanto ancora potrà un’azienda continuare a investire in intelligenza artificiale? Oggi ci sono i sussidi del governo, ma per quanto sarà sostenibile? Questo è il vero tema".
L’Outlook di Anima sottolinea infatti come incentivi come il CHIPS Act e il Big Beautiful Bill abbiano spinto, e soprattutto incentivato, l’ondata di investimenti nell’intelligenza artificiale negli Usa, generando così un circolo che si autoalimenta, e in alcuni casi, le aziende hanno perfino compensato l’impatto dei dazi proprio grazie alle efficienze tecnologiche, riducendo le pressioni sui prezzi. Alla fine, quindi, viene fuori un quadro di un’economia americana che continua a spendere con disinvoltura, soprattutto nelle fasce di reddito più alte, e che riesce ancora a evitare scossoni inflazionistici.
Ma anche sul fronte dei mercati, Anima Research non lascia spazio a dubbi: i titoli Usa legati all’intelligenza artificiale restano, almeno per ora, la scelta più giusta e anche quella più solida, e infatti secondo l’Outlook, questo trend continuerà a tradursi in utili anche nel 2026. In altre parole per ora di bolla dell'IA non c'è neanche l'ombra.
Certo, Anima non esclude che prima o poi possa arrivare un elemento di rottura, o che possa succedere qualcosa di inatteso che rimescoli le carte, ma allo stato attuale non c’è alcun segnale che indichi un cambio di rotta. L’America continua a fare quello che sa fare meglio: macinare utili, investimenti e crescita, e finché questa macchina corre e sfreccia in questa direzione, ai mercati, e agli investitori, va benissimo così.
