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Spettacoli
Firenze, il concerto di Filo Vals chiude il ReGeneration Festival

Grande successo per le quattro serate di opera, musica classica, jazz, per 500 spettatori ad ingresso gratuito che i tre giovani produttori inglesi Maximilian Fane, Roger Granville, Frankie Parham hanno donato a Firenze come segnale di rinascita per la città e per gli artisti emergenti di tutto il mondo, oggi impossibilitati ad esprimere la propria arte sui palcoscenici.  

Tutte le serate potevano essere seguite anche in diretta streaming sul sito di newgenerationfestival.org e sul canale YouTube delle Gallerie degli Uffizi, grazie alla collaborazione con West 46TH Films, per la regia di Alessandro Parrello, che ha realizzato anche una innovativa ripresa in realtà virtuale de La Cenerentola di Gioachino Rossini l’Opera che ha aperto la prima della quattro serate.

Ha suonato l'Orchestra Senzaspine, collettivo bolognese di under 35 che si è dato il compito di divulgare la musica classica a ogni età e ogni fascia sociale. L’allestimento, montato nel Prato delle Colonne su un palcoscenico che ha le dimensioni di quello del Teatro Bolshoi di Mosca, è stato firmato dal regista francese Jean-RomainVesperini.

Il cast di promesse del canto, che hanno indossano abiti da scena della costumista Anna Maria Heinreich realizzati dalla sartoria Tirelli, è stato guidato dalla bacchetta di SándorKárolyi, un talento in ascesa, formatosi tra Ginevra, Firenze e Vienna. Per il terzo anno consecutivo Tirelli Costumi, sotto la direzione di Dino Trappetti, è stato tra i partner principali anche di questa edizione. La Sartoria Tirelli, oltre ad aver vinto numerosi Oscar è riconosciuta responsabile della creazione di costumi che hanno girato i teatri e gli schermi di tutto ilmondo.

Nella serata del 27 agosto è stata protagonista l’Orchestra Giovanile Italiana, fiore all’occhiello della Scuola di Musica di Fiesole. Fondata trent’anni fa da Piero Farulli come laboratorio professionale per ragazzi appena usciti dal Conservatorio e ora gestito da Alain Meunier, l’OGI – che rinnova di anno in anno i suoi componenti - è stata sempre diretta da bacchette di gran nome, compresi Riccardo Muti e Daniele Gatti. Il programma diretto dal Maestro Daniele Rustioni ha incluso l’ouverture da Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart, Concerto n. 1 per violoncello di Franz Joseph Haydn e la Sinfonia n. 7 di Ludwig van Beethoven.

Il 28 agosto ha visto protagonista The Three Divas: alcuni dei migliori jazzisti statunitensi hanno portano in scena i ruggenti anni Venti di Broadway e Hollywood. Uno spettacolo prodotto con PiersPlayfair, fondatore del Catskill Jazz Factory, che ha avuto per protagonisti principali un cantante lirico, una blues lady e una vocejazz.

Numerosi sono stati anche gli eventi collaterali al Giardino di Boboli fin dal pomeriggio, prima dello spettacolo. Il pubblico, entrando da piazza Pitti, a partire dalle 19.00 ha trovato la strada che lo conduce verso il Prato delle Colonne disseminata di musica e arte… una promenade ogni giorno diversa. Nel cortile di Palazzo Pitti, per esempio, si avvicendavano gruppi da camera del Conservatorio Luigi Cherubini, della Scuola di Fiesole, del Maggio e dell’Accademia Musicale Chigiana. L’area esterna alla Limonaia Grande invece con la regia di Edoardo Zucchetti ha lasciato spazio a nuove performance eseguite dai gruppi AbreuChamberChoir e Zeffirelli’s Pagliacci Cabaret, dall’Associazione Artiglieria, e dall’attore Lorenzo Terenzi.

Durante il giorno The ReGeneration Festival ha coinvolto la città di Firenze con una serie di altri appuntamenti a partire dal 26 agosto con il concerto del violinista Charlie Siem che ha suonato dal balcone cerimoniale di Palazzo Vecchio; per i piccoli durante il giorno al Giardino di Palazzo Corsini al Prato con  La Cenerentola per i bambini diretto da Patrick Lynch e la proiezione del cortometraggio Babal di Teodora Pampaloni accompagnata dalle musiche di MenuraVocal Ensemble, gruppo di sole voci femminili da SestoFiorentino.

Altra musica alla Manifattura Tabacchi con i concerti, venerdì 28 agosto di Edo Ferragamo, e sabato 29 agosto di Filo Vals. Quest’ultimo ha cantato in anteprima, per un selezionato pubblico fiorentino, causa Covid-19, alcuni brani del suo ultimo disco, che non ha ancora un nome perché in lavorazione, un progetto a cui ha lavorato negli ultimi due anni. Filo Vals, all’anagrafe Filippo Valsecchi, figlio del produttore cinematografico e televisivo Pietro Valsecchi, che ha prodotto fiction di successi come Il Capo dei capi o Squadra Antimafia - Palermo Oggi e i film di Checco Zalone, e di Camilla Nesbitt, è la prova che con lo studio, e la costante dedizione per le proprie passioni, è possibile trovare una strada indipendente, con alla base delle qualità artistiche. 

Filippo ha infatti coltivato fin da giovanissimo (adesso ha 24 anni, ndr) il desiderio di essere un musicista indipendente, e per indipendente significa non avere bisogno di rincorrere gusti commerciali,  ma seguire solo la propria indole artistica. Certo non tutti hanno questa fortuna, ma va riconosciuto che il giovane romano, che si accompagna alla chitarra con un simpatico look da cantante di strada (camicia e infradito ) e che non fa niente per nascondere la cadenza capitolina, ma che allo stesso tempo parla correntemente tre lingue, tra cui perfettamente l’inglese avendo iniziato il suo percorso musicale proprio in Inghilterra, dove ha aperto l’etichetta Papaya Records con la quale ha pubblicato i suoi primi singoli, ha una voce e una personalità di tutto rispetto che lo aiuterà nella difficile strada della musica d’autore.

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