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House of Gucci, famiglia pronta a fare causa: "La Reggiani non è una vittima"
Fonte LaPresse

La famiglia Gucci è pronta ad azioni legali contro la produzione del film, colpevole di non averla consultata e di aver distorto i fatti e dipinto Patrizia Reggiani come una vittima del maschilismo

La famiglia Gucci non è contenta della rappresentazione dei propri parenti nel nuovo film con Adam Driver e Lady Gaga, House of Gucci. In una dichiarazione rilasciata questa settimana, hanno affermato che la narrazione è "tutt'altro che accurata" e che i produttori non li hanno mai consultati durante la realizzazione del film sull'omicidio di Maurizio Gucci.

I Gucci, che non hanno più alcun legame con il marchio di lusso globale che porta il loro nome, si sono dichiarati preoccupati per il film di Ridley Scott fin dall'inizio delle riprese e hanno affermato di riservarsi il diritto di agire legalmente per proteggere il loro nome.

In particolare non è piaciuta ai Gucci l'idea che Patrizia Reggiani, che è stata condannata e incarcerata per aver ingaggiato un sicario per uccidere il marito Maurizio, è raffigurata come una vittima in un'azienda dominata dagli uomini. La stessa Patrizia Reggiani, per altro, si era detta contraria al film perché Lady Gaga, che interpreta il suo personaggio, non aveva voluto incontrarla e di conseguenza aveva dichiarato di voler guardare il film che in Italia esce il 16 dicembre (guarda qui il trailer)

Ma House of Gucci va oltre la cronaca dell'omicidio del 1995 e del successivo processo. Basato su un libro di Sara Gay Forden, inizia alla fine degli anni '70 e segue la relazione tra Patrizia Reggiani (Lady Gaga) e l'erede Maurizio Gucci (Adam Driver), dal corteggiamento e matrimonio alla separazione e omicidio. La storia dipinge Reggiani come una Lady Macbeth che ha aiutato Maurizio a strappare il controllo dell'azienda dalle mani di zio Aldo Gucci (Al Pacino) e del cugino Paolo Gucci (Jared Leto).

"I Gucci descritti come ignoranti e insensibili" 

"La produzione del film non si è presa la briga di consultare gli eredi prima di descrivere Aldo Gucci - presidente della società per 30 anni - e i membri della famiglia Gucci come delinquenti ignoranti e insensibili al mondo che li circonda, attribuendo atteggiamenti e condotte del tutto inventati ai protagonisti dei famigerati eventi'', si legge nel comunicato della famiglia.

I Gucci hanno anche affermato di riservarsi il diritto di "intraprendere qualsiasi azione necessaria per proteggere il nome, l'immagine e la dignità di se stessi e dei propri cari". La famiglia Gucci ha perso i legami con la casa di moda dal 1993, quando Maurizio ha venduto la sua quota rimanente alla società, con sede in Bahrain, Investcorp. Successivamente poi il marchio è stato acquistato dal gruppo francese PPR, ora Kering.

Ridley Scott ha già difeso se stesso e il suo film dalle critiche dei Gucci, incluso il commento di Patrizia Gucci all'Associated Press (ne avevamo parlato qui) secondo cui stavano “rubando l'identità di una famiglia solo per realizzare un profitto". Patrizia Gucci è la figlia di Paolo Gucci e nipote di Aldo Gucci. "Devi ricordare che un Gucci è stato assassinato e un altro è andato in prigione per evasione fiscale, quindi non venirmi a parlare di realizzare profitti", ha risposto Scott la scorsa settimana in un'intervista a BBC Radio.

Tom Ford: "Il film un'esperienza terribile, i fatti alterati e sono rimasto triste per giorni dopo la visione"

Ma la famiglia non è l'unica vicina alla storia a commentare le scelte cinematografiche. Il designer e regista Tom Ford, che è stato il direttore creativo di Gucci dal 1994 al 2004 e raffigurato nel film, ha scritto un pezzo per Air Mail in cui ha paragonato l'esperienza del film a un uragano. "È difficile per me separare la realtà dalla soap opera lucida e pesantemente laccata a cui ho assistito sullo schermo", ha scritto Ford.

"Come con la maggior parte dei film basati su una storia vera, i fatti sono alterati, i personaggi sono esagerati, le linee temporali deformate e, alla fine, che importa se queste alterazioni producono un grande film? Sono stato profondamente triste per diversi giorni dopo aver visto House of Gucci, una reazione che penso proveranno solo quelli di noi che conoscevano i personaggi reali e le vicende. È stato difficile per me vedere spettacolo e materiale per un film in fatti così sanguinari. Nella vita reale, le cose non stavano così. A volte era assurdo, ma alla fine è stato tragico''.

La casa di moda ha collaborato con House of Gucci, aprendo i suoi archivi alla compagnia cinematografica per il guardaroba e gli oggetti di scena. Salma Hayek, la moglie del CEO di Kering, Francois-Henri Pinault, appare nel film come Giuseppina "Pina" Auriemma, una sensitiva che diventa amica e complice di Reggiani.  Jared Leto è un caro amico del direttore creativo Alessandro Michele. E molte delle star hanno indossato Gucci in vari eventi a supporto del film.

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