Spettacoli

Su Amazon Prime dal 2 settembre la serie "Gli anelli del Potere"

In streaming disponibili le prime due puntate, poi un episodio a settimana fino al 14 ottobre

Amazon Prime lancia “Gli anelli del potere”, la serie dei record

Per tutti gli appassionati del "Signore degli Anelli" di JRR Tolkien, fan del libro o amanti della trilogia cinematografica di Peter Jackson l’attesa sta per finire: venerdì 2 settembre arrivano su Prime Video i primi due episodi della serie tv “Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere”. Poi ogni venerdì, per sei serate, verrà pubblicato un nuovo episodio, della durata di un’ora circa, per arrivare al finale della prima stagione disponibile il 14 ottobre. Ambientata nella Seconda Era della storia della Terra di Mezzo, migliaia di anni prima degli eventi narrati in Lo Hobbit e nel Signore degli Anelli, la serie in otto puntate scritta da J. D. Payne, Patrick McKay, riporta al tempo in cui furono forgiati gli anelli del potere. Partendo da un momento di relativa pace, quando il Signore del Male Morgoth è stato sconfitto da un’alleanza tra Elfi e Uomini e il suo servo e successore Sauron sembra scomparso, la serie segue un gruppo di personaggi, alcuni già noti al pubblico cinematografico, altri nuovi, mentre si apprestano a fronteggiare il temuto ritorno del Male nella Terra di Mezzo. 

Londra, prima mondiale della serie TV 'Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere'Londra, prima mondiale della serie TV 'Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere' Guarda la gallery

“Il Signore degli Anelli: gli Anelli del Potere” è la serie più costosa della storia. Amazon ha acquistato i diritti televisivi legati al 'Signore degli Anelli' nel 2017 per 250 milioni di dollari e si è impegnata a realizzare cinque stagioni de 'Gli Anelli del Potere', per un valore di ben 1 miliardo di dollari di costi di produzione. La prima stagione tratta dalla saga di Tolkien è costata 465 milioni di dollari (circa 390 milioni di euro). Amazon ha già confermato anche la seconda stagione e gli autori hanno affermato di avere piani già definiti fino alla quinta stagione e di sapere già come la storia finirà. 

Gli autori hanno rivelato, in un'intervista a Vanity Fair, che per gli episodi de “Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere” si sono dovuti basare sui libri “La Compagnia dell'Anello”, “Le Due Torri”, “Il Ritorno del Re”, le Appendici del “Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit”. Amazon ha infatti acquistato i diritti di queste opere di Tolkien, ma non quelle del “Silmarillion”, libro in cui, tra l’altro, sono raccontate e sviluppate le principali storie della Seconda Era. Il motivo è legato ai diritti d’autore. Il testo pubblicato dal figlio dello scrittore, Christopher, nel 1977, quattro anni dopo la morte del padre, infatti, oltre agli altri pubblicati sempre postumi tra cui “I Racconti incompiuti di Numenor”, non può essere utilizzato per fini commerciali. 

I diritti, infatti, appartengono alla Tolkien Estate, l’ente che detiene e amministra la proprietà intellettuale dello scrittore inglese presieduta fino al 2017 da Christopher Tolkien, compreso il copyright per la maggior parte delle sue opere, ma non delle due opere principali di Tolkien. Nel 1969, infatti, i diritti derivati e di adattamento cinematografico esclusivi mondiali dei soli romanzi “Lo Hobbit” e “Il Signore degli Anelli” furono venduti direttamente da J.R.R. Tolkien – preoccupato per le tasse di successione – agli United Artists Studios, che a sua volta nel 1976 li vendette per 3 milioni di dollari alla Saul Zaentz Company. La United Artists ha però mantenuto i diritti di distribuzione mondiale degli adattamenti cinematografici, che sono attualmente esercitati dalla loro società madre MGM, che sotto contratto ha cofinanziato la trilogia cinematografica de “Lo Hobbit” e nel 2021 è stata acquistata da Amazon.

Il gigante dell’e-commerce e dello streaming il 13 novembre 2017 ha acquisito i diritti televisivi globali de ‘Il Signore degli Anelli, per la produzione di una serie tv prodotta da Amazon Studios in collaborazione con Tolkien Estate and Trust, HarperCollins e New Line Cinema, una divisione di Warner Bros. Entertainment: un affare da 250 milioni di dollari per i soli diritti. Questione diritti a parte, la serie “Gli Anelli del Potere” ha avuto comunque l’approvazione della Tolkien Estate che detiene i diritti “morali” dell’opera letteraria dello scrittore inglese ed è l’unica autorità a sancire se un personaggio o una storia è coerente con il mondo creato da Tolkien. Un importante “bollino” di garanzia per una serie che vuole raccontare la Seconda Era della Terra di Mezzo introducendo storie e personaggi solo accennati dall’autore delle Appendici A e B del “Signore degli Anelli”, se non addirittura inventati.