Tolo Tolo sbanca il botteghino, Zalone fa 8,7 mln di euro in un giorno - Affaritaliani.it

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Tolo Tolo sbanca il botteghino, Zalone fa 8,7 mln di euro in un giorno

Zalone: "Il personaggio di questo film è rozzo, concentrato su stesso, incapace di vedere oltre, però conserva l'umanità"

Tolo Tolo, è già record d'incassi

Checche zalone ancora campione d’incassi. Questa volta con Tolo Tolo, film che ha fatto discutere e parlare di sé, prima ancora della sua uscita. Quinto film dell'attore, prodotto dalla Taodue, distribuito da Medusa e diretto per la prima volta dallo stesso Zalone, al primo giorno in sala sfiora gli 8,7 milioni di euro, diventando il film con il maggior incasso di sempre nella storia del cinema italiano nelle prime 24 ore di programmazione e battendo il precedente record di Quo Vado (7,3 milioni). 

Tolo Tolo, i complimenti di Gabriele Muccino

"#Tolotolo apre il suo viaggio con 8.6 milioni di euro nel suo primo giorno. Non credo sia mai accaduto negli ultimi cinquant'anni. Complimenti a #LucaMedici @checco_zalone e #Taodue. Il cinema che fa discutere, provoca, torna a far riflettere e si evolve, fa bene a tutti!". Ha scritto sul suo profilo twitter il regista Gabriele Muccino.

Checco Zalone: "In Tolo Tolo metto in scena la vanità dell'uomo"

"In 'Tolo Tolo' metto in scena la vanità dell'uomo. E' questo uno dei mostri di oggi. Qualcuno di arrabbierà? E' accaduto con gli altri film. Ci convivo". E' quanto ha dichiarato in una intervista ai microfoni di Rtl 102.5, durante 'Non Stop News', il regista e attore Checco ZALONE nelle sale da domani con il nuovo film 'Tolo Tolo'. "L'italiano di oggi è concentrato su se stesso, veste grandi griffe - ha proseguito Checco ZALONE - ma non avverte ciò che sta accadendo intorno a lui e si trova intorno agli immigrati a fare il viaggio con loro. Il brano 'Immigrato' fa canticchiare la gente, perché ci si concentra solo sui temi, sul testo, sul razzismo o meno e nessuno ha detto che la canzone è orecchiabile e radiofonica. Ora Toto Cutugno e Celentano mi denunciano per plagio, quello è il tipo di canzone che mi ha cresciuto".

Riguardo al suo ultimo film ha poi confessato che "qualcuno si è arrabbiato. Ma ormai ci convivo. Non puoi fare qualcosa che lasci indifferenti, sarebbe stato peggio se avesse lasciato indifferenti. Il tema è caldo, non è un film di impegno civile ma sono andato a parlare di questo argomento con il mio sguardo e la mia visione che non sto a commentare perché trovo terribile autorecensirsi. Se potete andate a vederlo e stroncatemi voi".

"Il personaggio di questo film è rozzo, concentrato su stesso, incapace di vedere oltre, però conserva l'umanità e penso venga fuori un italiano mai privato dalla sua umanità - ha confessato Checco ZALONE - E tutto questo è venuto fuori da una delle migliaia di recensioni lette che mi ha commosso". Record assoluto di pubblico con 'Quo Vado?' Checco ZALONE ha confessato che in questi giorni si sente "ansiosissimo. Non penso di ripetermi perché fu davvero un incasso assurdo, ma quantomeno di avvicinarmi, ma lo dico per il mio produttore che è povero ed è lì a Cortina che non può pagare il conto al ristorante. Sta attendendo, non ha ancora pagato. Vi prego, andate al cinema per lui". E sul 'mostro italiano' in circolazione ha poi aggiunto: "In alcuni momenti i 'mostri' siamo noi stessi.

Ci buttiamo a dare giudizi, siamo lì a criticare, prendiamo parte senza spesso averne coscienza per partito preso. C'è quell'ego che ci porta a dover dare sempre il nostro giudizio, dover elogiare o stroncare senza pensarci prima, perché tutto va veloce, perché bisogna esserci. Lo ripeto, ho messo in scena la vanità dell'uomo, uno dei mostri di oggi". Il regista pugliese ha poi confessato ancora che non usa i social. "Delle volte vado a vedere cosa dicono di me - ha proseguito nella lunga intervista - perché c'è quella quota di vanità. Ma non ne faccio uso pubblico perché sono abbastanza pericolosi. Spesso mi viene voglia di scrivere la mia opinione ma poi la cambio e quindi dico 'se poi cambio idea'? Quindi ho paura, non mi esprimo mai. Non per strategia ma perché penso che quello che ho da dire possa risultare non interessante".