Esteri
Bin Laden: pubbliche carte suo archivio, Usa erano sua ossessione

Osama bin Laden era ossessionato dall'America. Il capo indiscusso di al Qaeda fu fin al momento della propria morte concentrato sul nemico di sempre, quello che lui stesso era riuscito a colpite al cuore con gli attentati dell'11 settembre 2001. "Il nostro obiettivo deve restare quello di uccidere e combattere gli americani e i loro rappresentanti", si legge in uno dei documenti dell'archivio di bin Laden trovati dai Navy Seals il 2 maggio del 2011, giorno del blitz nel cmpuand di Abbottabad, e declassificati oggi insieme a un altro centinaio di carte.
Si tratta, ha spiegato Jeff Anchukaitis, portavoce dell'ufficio del direttore del National Intelligence degli Stati Uniti, di "una notevole porzione di documenti", la cui pubblicazione si deve non allo scopo con cui il giornalista Seymour Hersh ha gettato dubbi sul raid dei Navy Seals ma all'invocazione di Barack Obama per una "maggiore trasparenza".
Navy Seals gli guastarono festa anniversario 11/9 - Prima di venir ucciso nel raid dei Navy Seals, Osama bin Laden si apprestava a festeggiare alla grande il decimo anniversario degli attentati dell'11 settembre 2001 e di farlo attraverso una vasta operazione mediatica.
"Siamo in attesa che cada il decimo anniversario dei sanguinosi attacchi a New York e Washington", scriveva Bin Laden ai suo alleati. "Siete ben consapevoli della sua importanza e dell'importanza di sfruttare i media per sottolineare le vittorie dei Musulmani e comunicare alla gente cio' che desideriamo comunicare", proseguiva, suggerendo una serie di comunicati da inoltrare a network come Al Jazira in vista della copertura che il canale qatariota avrebbe fatto degli attentati del 2001 a partire dai primi di settembre.