Esteri
Bosnia, vince le presidenziali il filo-russo Karan, vuole la secessione e rompere gli accordi di pace
Nuovi rischi nella ex Jugoslavia dopo le elezioni: gli scenari

Sinisa Karan, Bosnia (Foto Lapresse)
Bosnia, vince le elezioni Karan e la situazione si complica: ecco che cosa vuole
Sinisa Karan, candidato del partito SNSD dell'ultranazionalista filo-russo Milorad Dodik, ha vinto le elezioni presidenziali nella Repubblica Srpska, una delle due entità della Bosnia-Erzegovina, con il 50,9% dei voti. Questo è quanto emerge dallo scrutinio del 93% dei seggi elettorali. Karan ha sostituito Dodik, condannato lo scorso agosto a sei anni di interdizione dai pubblici uffici per non aver rispettato le decisioni dell'Alto Rappresentante per la Bosnia-Erzegovina, Christian Schmidt.
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Karan è un professore di diritto costituzionale ed è già stato ministro dell’Interno in un governo dell’SNSD, che guida la Republika Srpska dal 2006. Come Dodik sostiene che la Republika Srpska dovrebbe ottenere una maggiore autonomia dal governo centrale della Bosnia Erzegovina, e ne minaccia la secessione: per questo Karan, Dodik e altri loro alleati sono a lungo stati sottoposti a sanzioni statunitensi, rimosse da poco. Dodik è stato condannato perché si rifiutava di rispettare l’autorità e le decisioni dell’Alto Rappresentante, il funzionario internazionale che sovrintende l’accordo di pace che ha posto fine al conflitto etnico degli anni Novanta in Bosnia Erzegovina.
