Esteri
Brasile, Bolsonaro e il piano per fuggire in Argentina. I giudici scoprono tutto: nuovi guai
L'ex presidente dovrà dare spiegazioni per quella richiesta di asilo politico inviata al suo amico Milei

Brasile, Bolsonaro e il tentativo di fuga scoperto. Milei era pronto ad aiutarlo ma...
La Corte Suprema brasiliana ha concesso alla difesa dell'ex presidente Jair Bolsonaro 48 ore per spiegare "il mancato rispetto delle misure precauzionali, la reiterazione di condotte illecite e il rischio comprovato di fuga". La decisione è stata presa dal giudice Alexandre de Moraes, incaricato delle indagini penali contro il leader di estrema destra per presunto tentativo di colpo di stato dopo la sconfitta alle elezioni del 2022 contro l'attuale presidente, il progressista di sinistra Luiz Inacio Lula da Silva. Il giudice ha chiesto spiegazioni dopo che la Polizia Federale ha trovato un "documento di 33 pagine" su uno dei cellulari confiscati all'ex presidente, in cui chiede asilo politico al governo argentino di Javier Milei.
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Il testo, senza data né firma, indirizzato al presidente argentino, era sul telefono di Bolsonaro dal 2024, quando fu oggetto delle indagini iniziali sul tentato colpo di Stato. Secondo le autorità, le prove rinvenute indicano che Bolsonaro, attualmente agli arresti domiciliari, "era in possesso di un documento che gli avrebbe consentito di fuggire dal Brasile in Argentina, soprattutto dopo l'inizio delle indagini". Nel documento, l'ex presidente afferma di essere "perseguitato nel suo Paese per motivi e crimini essenzialmente politici" e di essere stato sottoposto a misure cautelari da allora.
Gli agenti sospettano inoltre che l'autrice del fascicolo di richiesta d'asilo possa essere la moglie del senatore Flavio Bolsonaro, figlio dell'ex presidente. De Moraes include nella sua decisione anche il fatto che la Polizia Federale abbia verificato sul cellulare di Jair Bolsonaro "la ripetuta inosservanza" della misura cautelare relativa al divieto di utilizzo dei suoi social media.