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Esteri
Coronavirus,giornalisti imbavagliati in Ungheria:“Difficile fare informazione"

Coronavirus, giornalisti ungheresi preoccupati dopo le misure adottate da Orban 

Preoccupazione per i giornalisti ungheresi. Parlando al Guardian, affermano che le nuove misure stabilite dal premier Orban, apparentemente per combattere il coronavirus, renderanno più difficile fare informazione obiettiva della pandemia e li lasceranno esposti al rischio di cause, multe e al carcere. Come scrive Askanews. Le misure, in vigore da lunedì, sono state ampiamente criticate per i vasti poteri che consegnano al primo ministro nazionalista, Viktor Orbán. Una parte del disegno di legge prevede pene detentive fino a cinque anni per coloro che diffondono disinformazione e fake-news durante la pandemia. I giornalisti ungheresi affermano che la nuova legge viene già utilizzata per negare loro l’accesso alle informazioni e, a volte, per minacciarli.

Un giornalista con sede a Budapest, che ha richiesto l’anonimato data l’attuale situazione nel paese, ha affermato di aver chiamato un ospedale durante il fine settimana per avere conferme di una notizia relativa a un gruppo di medici che avrebbero contratto il coronavirus. “Pochi minuti dopo, il responsabile della comunicazione dell’ospedale mi ha richiamato e mi ha chiesto se ero proprio sicuro che fosse una buona idea domandare cose del genere alla luce delle nuove misure di legge”. Praticamente una minaccia, conclude il giornalista parlando al Guardian.

Coronavirus in Ungheria, Ceccanti (Pd): destra Ue capisce natura regime Orban

“A differenza di tredici partiti di centro-destra europei aderenti al Ppe guidati dai Primi Ministri conservatori di Grecia e Norvegia, che hanno capito la vera natura del regime di Orban chiedendone l’espulsione dal loro partito, in Italia, almeno per ora, sembra purtroppo assente qualsiasi voce rappresentativa di destra liberale che vada oltre alcune difese improbabili del Governo ungherese. Il quale, per suo conto, risponde oggi facendo finta di niente. Come chiarito nella puntuale interrogazione presentata nei giorni scorsi con vari deputati Pd, in Ungheria con la legislazione di emergenza non è stata varata una generica legislazione contraria alle fake news, ma sono state introdotte fattispecie larghissime (‘falsa rappresentazione di un fatto connesso ad una minaccia pubblica’, ‘falsa rappresentazione di un fatto’ o dichiarazione di ‘falso al pubblico in modo da ostacolare o intralciare l'efficacia delle misure adottate’), mirate a sopprimere qualsiasi ruolo dei media indipendenti.

Come peraltro risulta in queste ore da varie testimonianze pervenute ai media delle democrazie consolidate a cominciare dal Guardian. Fattispecie in cui in Italia rientrerebbero quasi tutti i pezzi pubblicati sulle testate di opposizione al Governo”. Così Stefano Ceccanti, capogruppo dem della commissione Affari costituzionali alla Camera. “Limitazioni - aggiunge il deputato del Pd - che si vengono a sommare al carattere indeterminato nel tempo delle misure e alla decennale legislazione illiberale, da vari aspetti della nuova Costituzione, alla manomissione della legge elettorale e della normativa di contorno, al controllo assunto sulla Corte costituzionale cambiandone composizione e Presidenza. Sulla natura del regime di Orban e sulle necessarie conseguenze da trarne in sede europea non ci possono essere giustificazionismi o mezze misure”.

Coronavirus, Orban a PPE: non ho tempo da perdere; c'è virus

"Non ho tempo da perdere” perché “tutto il mio tempo è dedicato a cercare di salvare le vite dei cittadini ungheresi”. Questa la risposta che il primo ministro ungherese, Viktor Orban, ha inviato al segretario generale del Partito Popolare Europeo, dopo che tredici delegazioni nazionali ieri avevano chiesto l'espulsione del suo Fidesz.    “Il nostro mondo è definitivamente sotto sopra”, si legge nel testo. “Noi, primi ministri e leader di partito di tutto il mondo stiamo concentrando le nostre energie per prendere decisioni efficaci e rapide per salvare le vite e proteggere la salute e la sicurezza dei nostri cittadini. Posso difficilmente immaginare qualcuno di noi che ha tempo per fantasie sulle intenzioni di altri paesi. Questo mi sembra un lusso costoso di questi tempi”, ha scritto Orban.   

I 13 partiti nazionali hanno chiesto l'espulsione del Fidesz dal PPE dopo l'adozione di una legge d'emergenza che permette a Orban di governare per decreto a tempo indeterminato, di sospendere il Parlamento e le elezioni, e di limitare la libertà di espressione. “Con tutto il dovuto rispetto – ha scritto Orban nella lettera – non ho tempo per questo! Sono pronto a discutere qualsiasi questione quando questa pandemia sarà finita. Fino ad allora, tutto il mio tempo sarà esclusivamente dedicato a cercare di salvare le vite dei cittadini ungheresi e a preparare misure per la ripresa sociale e economica del paese”, ha spiegato Orban. 

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