Esteri
Ucraina, pioggia di droni su Kiev: in fiamme la sede del governo. Trump: "Pronto a imporre nuove sanzioni alla Russia"
Il Cremlino: "Il dialogo sull'Ucraina è ancora difficile"

Attacco russo su Kiev: droni e missili colpiscono la sede del governo ucraino. Tra le vittime un bimbo di un anno
La Russia ha attaccato Kiev con centinaia di droni e missili. A rendere noto l’accaduto il sindaco della capitale ucraina Vitalii Klitschko riportato dai media locali. Stando alle sue dichiarazioni sono avvolti dalle fiamme almeno tre edifici residenziali nei distretti di Sviatoshynskyi e di Darnytskyi e un edificio amministrativo nel quartiere di Pechersk, dove si trovano gli edifici governativi, tra cui il Consiglio dei ministri.
La fine della guerra in Ucraina richiede un dialogo difficile tra le parti. Lo ha specificato il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, durante un'intervista alla Tass a margine dell'Eastern Economic Forum a Vladivostok. Peskov ha anche puntualizzato che gli interlocutori di Putin appoggiano i suoi colloqui con Trump e gli impegni per favorire la pace in Ucraina. "Il sostegno - ha dichiarato - è assolutamente totale ma, ovviamente, il dialogo futuro è ancora piuttosto difficile".
Nel frattempo, è salito a due il numero delle vittime del violento attacco su Kiev orchestrato dalla Russia, che ha lanciato sul suolo ucraino centinaia di droni. Secondo quanto dichiarato dal sindaco della capitale, Vitali Klitschko, nel raid ha perso la vita anche un bimbo di un anno. I feriti, invece, sono undici, tra cui una donna incinta.
Infine, in un'intervista alla Abc Zelensky, per la prima volta, ha respinto ufficialmente la proposta di un summit a Mosca, rispondendo anzi in modo sfidante: "Putin può venire a Kiev quando vuole per parlare di pace". Dure, invece, le parole della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha paragonato i leader dei Paesi europei - che continuano a sostenere Kiev e non i tentativi di risoluzione del conflitto - a dei "nani mutanti: i sette nani aiutavano Biancaneve e la sostenevano, di certo non la minacciavano".
Attacchi russi su Kiev, Zelensky: "Crimine deliberato"
I nuovi attacchi della Federazione Russa contro le citta' ucraine sono "un crimine deliberato del Cremlino e un tentativo di prolungare la guerra". Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Questi omicidi ora, quando la vera diplomazia avrebbe potuto iniziare molto tempo fa, sono un crimine deliberato e un prolungamento della guerra", ha scritto Zelensky su Telegram. L'Ucraina "conta sull'attuazione di tutte le decisioni relative al rafforzamento della difesa aerea. Dopotutto, ogni sistema aggiuntivo ha salvato i civili da questi vili attacchi", ha aggiunto il presidente. "Il mondo puo' costringere i criminali del Cremlino a smettere di uccidere, basta la volonta' politica. Grazie a tutti coloro che ci stanno aiutando", ha sottolineato Zelensky.
Ira di Von der Leyen: "Mosca deride la diplomazia"
"La scorsa notte la Russia ha lanciato uno dei più grandi attacchi con droni e missili contro l'Ucraina, prendendo di mira sia edifici governativi che abitazioni civili. Ancora una volta il Cremlino sta prendendo in giro la diplomazia, calpestando il diritto internazionale e uccidendo indiscriminatamente." Lo scrive su X Ursula Von der Leyen. "L'Europa è e continuerà ad essere pienamente al fianco dell'Ucraina. Stiamo rafforzando le forze armate ucraine, creando garanzie di sicurezza durature e inasprendo le sanzioni per aumentare la pressione sulla Russia. Le uccisioni devono finire", aggiunge la presidente della Commissione Ue.
Meloni: "Mosca aumenta la ferocia"
"La Russia sembra più interessata ad aumentare la ferocia dei suoi attacchi contro l'Ucraina che a un percorso negoziale per la conclusione delle ostilità. Nell'essere vicina al popolo ucraino, l'Italia, assieme ai partner occidentali, continuerà a fare la sua parte perché le ragioni di una pace giusta e duratura possano prevalere su quelle dell'aggressione indiscriminata". LO afferma in una nota la premier Giorgia Meloni.
Trump: "Pronto a imporre nuove sanzioni alla Russia"
Donald Trump è pronto "ad una seconda fase" di sanzioni contro la Russia e Vladimir Putin. Lo ha detto il presidente americano rispondendo ad una domanda dei giornalisti alla Casa Bianca prima di partire per New York