Egitto, il giorno decisivo. Via ai negoziati indiretti Israele-Hamas. Trump: "Pace o inferno" - Affaritaliani.it

Esteri

Ultimo aggiornamento: 05:45

Egitto, il giorno decisivo. Via ai negoziati indiretti Israele-Hamas. Trump: "Pace o inferno"

Sul tavolo, prima di ogni altra questione, il rilascio degli ostaggi

di Marco Santoni

Negoziati in Egitto, Trump: "Fate in fretta". Le due delegazioni non si incontreranno: colloqui indiretti

Dopo tanti annunci, indiscrezioni e smentite, domani si terranno in Egitto - seppur in maniera indiretta - i primi colloqui tra la delegazione israeliana e quella di Hamas, per discutere sul 'piano Trump'su Gaza. Per gli Usa, con molta probabilità, ci saranno l'inviato Steve Witkoff e il genero del presidente Donald Trump, Jared Kushner, mentre per Israele, secondo quanto filtrato nelle ultime ore, il team sarà guidato dal ministro degli Affari strategici Ron Dermer, dall'uomo di punta del governo per la trattativa sugli ostaggi Gal Hirsch, dal rappresentante delle IDF Nitzan Alon, dal vicedirettore dello Shin Bet e da funzionari del Mossad e della difesa.

Leggi anche: Trump: "Hamas sarà annientato se non cede il potere a Gaza. Netanyahu d'accordo su stop ai bombardamenti e piano di pace"

Un alto funzionario di Hamas, Khalil Al-Hayya, guiderà invece la delegazione palestinese che dovrebbe essere divisa in due squadre: una si impegnerà in negoziati indiretti con Israele per un accordo sugli ostaggi e per porre fine alla guerra, e l'altra parteciperà a incontri intra-palestinesi volti a "unire le fila e porre fine alle divisioni". Negoziatori palestinesi che, partiti da Doha, arriveranno a Sharm el-Sheikh via Il Cairo. Sul tavolo, prima di ogni altra questione, il rilascio degli ostaggi.

Proprio su questo punto, infatti, verterà l'incontro tra la delegazione del gruppo islamista e i rappresentanti di Qatar, Egitto e Stati Uniti. "Hamas è molto desideroso di raggiungere un accordo per porre fine alla guerra e iniziare immediatamente il processo di scambio di prigionieri", ha dichiarato una persona con familiarità con la questione.

Donald Trump ha definito "molto positivi" i colloqui che si sono svolti finora per porre fine alla guerra a Gaza, ma ha avvertito che la tempistica è essenziale e che bisogna "agire velocemente" se si vuole evitare "un enorme spargimento di sangue". "Ci sono stati colloqui molto positivi con Hamas e con Paesi di tutto il mondo (arabi, musulmani e tutti gli altri) questo fine settimana" ha scritto il presidente Usa sul Truth, "per liberare gli ostaggi, porre fine alla guerra a Gaza ma, cosa ancora più importante, per cercare finalmente da tempo la pace in Medio Oriente". Poi ha avvisato tutti: "Senza pace, sarà l'inferno".

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DI ESTERI