Francia nel caos, oltre 500 arresti per le proteste "Blocchiamo tutto". Scontri con la polizia, chiusa parte del Louvre - Affaritaliani.it

Esteri

Ultimo aggiornamento: 20:08

Francia nel caos, oltre 500 arresti per le proteste "Blocchiamo tutto". Scontri con la polizia, chiusa parte del Louvre

Il gruppo nato su Telegram che rischia di far "scolorire" i gilet gialli

di Marco Santoni

Francia nel caos, oltre 500 arresti per le proteste "Blocchiamo tutto". Chiusa parte del Louvre

Sono scesi in strada in tanti oggi nelle principali città della Francia per rispondere all'appello del movimento 'Blocchiamo tutto'. All'incirca 175mila i partecipanti, secondo il ministero dell'Interno, molti più per gli organizzatori, che ha contato almeno 550 assembramenti e 262 blocchi.

Ottantamila almeno erano gli studenti, ha annunciato il più importante sindacato giovanile, altrettanti gli agenti schierati dal ministero dell'Interno in tutto l'Esagono. Le forze dell'ordine hanno utilizzato anche droni, 10 solo a Parigi, ed elicotteri per tenere sotto controllo i dimostranti.

Le manifestazioni contro Emmanuel Macron e le sue politiche di austerità si sono svolte generalmente in modo pacifico, nel giorno del passaggio di consegne tra il premier uscente Francois Bayrou - il vero bersaglio della protesta prima che fosse sfiduciato - e il suo successore Sebastien Lecornu.

Qualche incidente si è verificato a Parigi, Rennes e Lione, che ha portato al fermo di 473 persone in tutto il Paese, di cui 203 nella sola Capitale. Secondo le autorità, ai cortei hanno partecipato "numerosi elementi radicali". Alla fine sono stati trattenuti in cella 339 manifestanti, 106 a Parigi, per turbamento dell'ordine pubblico. Tredici gli agenti rimasti feriti.

A Parigi si è temuto il peggio nel pomeriggio, quando è andato a fuoco un ristorante vicino a Les Halles. Ma il rogo, domato rapidamente, sarebbe stato involontariamente provocato dalla polizia durante un intervento. Il procuratore di Parigi Laure Beccuau ha annunciato l'apertura di un'inchiesta.

Momenti di tensione ci sono stati sempre nella Capitale in mattinata, nei pressi di Gare du Nord, dove manifestanti e gruppi di black bloc infiltrati si sono violentemente scontrati con le forze dell'ordine. A Lione, le unita' di polizia Crs sono state bersagliate da lanci di pietre.

Per la maggior parte, i dimostranti hanno messo in piedi blocchi stradali, in linea con lo slogan della giornata. Registrati anche 267 incendi sulle vie del paese. Davanti all'ingresso dell'ospedale di Nantes sono stati dati alle fiamme cassonetti dell'immondizia. Scarsa la mobilitazione tra i dipendenti pubblici. L'adesione è stata del 4,14%, per la maggior parte nel settore scuola, secondo i dati del ministero della Funzione Pubblica. Chiuse invece alcune istituzioni culturali, come il museo d'Orsay. Difficoltà poi su alcune linee ferroviarie nell'Ile-de-France e nel Sud-Ovest.

Quella di oggi è stata solo la prima puntata. I sindacati e il movimento hanno indetto una nuova mobilitazione e uno sciopero generale il 18 settembre.

Leggi anche: Attacco di Israele a Doha, la risposta del Qatar: "Ci riserviamo il diritto di rispondere al fuoco"

Ma i capi? Chi guida la protesta? Non c’è davvero un leader, come non c’era nel 2018 ai tempi dei gilet gialli. Se i gilet gialli - riporta Il Corriere della Sera - sono nati su Facebook, il movimento del "blocchiamo tutto" ha preso le mosse prima dell’estate su Telegram grazie all’attivismo di un gruppo online chiamato Les Essentiels. Melenchon tifa per queste proteste, il suo destino politico dipende da quanto la gente riuscirà a far sentire la propria voce.

I francesi che oggi stanno cercando di bloccare autostrade e tangenziali, treni e ospedali, in una riedizione — con molte differenze — dei gilet gialli, vedono in Coluche (il comico francese che sbeffeggiava il potere, morto nel 1986) l’ispiratore, resuscitato nei video grazie all’intelligenza artificiale, e in Macron il simbolo di un sistema da abbattere, per una rinascita di una Francia che faccia a meno di questi partiti, questi sindacati, questa classe dirigente.

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DI ESTERI