Gaza City, strage senza fine: altri 53 morti. L'Onu: "Gli sfollati dormono per terra e tra le macerie" - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 05:59

Gaza City, strage senza fine: altri 53 morti. L'Onu: "Gli sfollati dormono per terra e tra le macerie"

Sul caso Flotilla, condanna dalle Nazioni Unite a Israele: "Intercettazioni in acque internazionali"

di Marco Santoni

Gaza City, bambini separati dai genitori. Il dramma nella Striscia, altri 53 morti

Almeno 53 palestinesi sono stati uccisi nella giornata di giovedì negli attacchi israeliani a Gaza. Secondo quanto riferisce il Guardian, l'esercito israeliano ha lanciato attacchi in diverse zone della Striscia. Almeno nove palestinesi sono stati uccisi, tra cui un nonno, i suoi quattro figli e un nipote, in un attacco contro un deposito di generi alimentari. Quattro fratelli sono stati uccisi mentre raccoglievano legna da ardere nel campo profughi di al-Bureij, nel centro della Striscia.

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Nove persone, per lo più donne, sono morte in un altro attacco contro un'abitazione a Deir al-Balah, secondo quanto riferito da fonti mediche. Costretti a dormire all’aperto, spesso tra le macerie, tra precarie condizioni igienico-sanitaria, mancanza di privacy e sicurezza, e un alto rischio che i bambini vengano separati dalle loro famiglie. Lo ha dichiarato il portavoce dell’Onu, Farhan Haq, che ha fatto il punto della situazione con i media, parlando della Striscia di Gaza.

“Tutto questo - ha aggiunto - mentre gli sfollati restano esposti a ordigni inesplosi”. Alle condizioni precarie si aggiungono le conseguenze economiche per gli sfollati. Il portavoce Onu ha ricordato che molte famiglie hanno venduto i beni essenziali per pagarsi il trasferimento. “Chi non può permetterselo - ha ricordato - è costretto a camminare, il che è particolarmente difficile per le famiglie con problemi di mobilità”. L’Onu considera una violazione l’intercettazione da parte di Israele delle barche delal Flotilla in acque internazionali. “Certamente - ha risposto il portavoce, Farhan Haq, ai giornalisti - riteniamo che le leggi applicabili alle acque internazionali debbano essere rispettate. Questo è tutto ciò che ho da dire in merito”.

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