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Esteri
Germania, l'alluvione cambia il voto: su i Verdi, affossato l'erede di Merkel
(fonte Lapresse)

Questa alluvione non è solo un'alluvione. E' una devastazione "surreale", "spaventosa" e "spettrale", per usare tre parole pronunciate da Angela Merkel durante il suo sopralluogo in Renania settentrionale-Vestfalia e in Renania Palatinato, l'area interessata dalla tragedia che ha già causato 165 morti. Le sue conseguenze potrebbero essere, anzi saranno inevitabilmente, anche politiche. Ed economiche, ovviamente, visto che come ha anticipato Horst Seehofer, il ministro degli Interni, il costo della ricostruzione sarà nell'ordine dei miliardi di euro.

Alluvione Germania, le accuse alle autorità politiche

Innanzitutto, dopo lo choc causato dagli avvenimenti, è iniziato il tempo dei processi. E le autorità politiche sono finite nel mirino di diverse polemiche. La prima è legata alla velocità di reazione all'allerta meteo e al funzionamento stesso del sistema di allarme meteoreologico. Si sta diffondendo l'ipotesi che le autorità tedesche fossero state avvertite da quelle europee almeno 24 ore prima del disastro sull'aggravarsi delle condizioni atmosferiche e della possibilità di un'ondata eccezionale di maltempo. E le contromisure adottate non sarebbero state sufficienti per far fronte al rischio.

Cdu/Csu nel mirino, i tormenti di Merkel alla ricerca dell'erede

Inevitabile, dunque, che anche la Grande Coalizione a guida Cdu/Csu possa subire qualche critica. E il tutto a poco più di due mesi dalle elezioni di fine settembre. Le prime, dopo tanto tempo, senza Angela Merkel. La cancelliera lascerà dopo quattro mandati e il partito di maggioranza teme molto le incognite che riserva il futuro. Negli ultimi anni, Merkel ha messo molta energia alla ricerca del suo erede. Prima era stata scelta Annegret Kramp-Karrenbauer, ma le sue continue gaffe l'hanno di fatto esclusa dalla corsa. La stessa Ursula von der Leyen, un'altra papabile, è stata scelta per la presidenza della Commissione europea ed è dunque impossibilitata a raccogliere il testimone di Merkel.

Alluvione Germania, il candidato cancelliere Laschet nella bufera per una risata

Dopo lunghi tentennamenti, è stato individuato Armin Laschet. Un nome che non entusiasmava tutti, anzi. La sua nomina a presidente della Cdu, avvenuta il 16 gennaio scorso, è arrivata con solo il 52% dei voti, davanti allo sfidante Friedrich Merz. E anche in questi mesi non è riuscito a raccogliere un consenso unanime, né all'esterno né all'interno del partito di maggioranza. Proprio lui potrebbe essere quello che paga maggiormente gli effetti dell'alluvione. Tutto a causa di un video in cui viene ripreso mentre ride sui luoghi del disastro.

Le immagini, girate nel fine settimana, lo riprendono sullo sfondo di Frank-Walter Steinmeier: mentre il presidente tedesco parla con espressione triste delle perdite causate dall'alluvione, Laschet ride e scherza con i politici locali. Il video è diventato subito virale e ha ovviamente portato a numerose critiche sui social media. La figuraccia è doppia visto che Laschet è anche il governatore della Renania settentrionale-Vestfalia, una delle regioni interessate dal disastro. Dunque viene attaccato non solo per la risata, ma anche come possibile responsabile di alcune mancanze nella prevenzione.

Alluvione Germania, la suggestione: e se alla fine restasse Merkel?

Laschet ha ovviamente provato a scusarsi: "E' stato inopportuno non va bene ridere in un momento del genere", ha dichiarato. Ma ora sono in molti a non ritenerlo adeguato per la successione a Merkel. Non solo l'opinione pubblica, che a fatica potrà togliersi dagli occhi le immagini di quella risata, ma anche all'interno della Cdu i dubbi sono tanti. Le elezioni sono vicine e le possibilità di fallimento elevate. Ma non sarà semplice trovare un altro nome, tanto che c'è chi fantastica della possibilità dell'ennesima ricandidatura di Merkel, che toglierebbe di nuovo le castagne dal fuoco di un partito che non riesce a rinnovarsi.

Alluvione Germania, spinta ai Verdi per le elezioni

Dall'altra parte, chi potrebbe trarre giovamento da tutta questa situazione sono i Verdi. Fino a qualche settimana fa la loro ascesa sembrava inarrestabile, ma dopo le recenti elezioni locali il vento era cambiato, con la riscossa della Cdu e il calo costante dei Grunen nei sondaggi, anche a causa di qualche passo falso di troppo della loro leader Annalena Baerbock, nelle scorse settimane tra l'altro accusata di plagio dopo la pubblicazione del suo nuovo libro.

Ora il trend potrebbe però nuovamente invertirsi. L'alluvione viene infatti collegata alle conseguenze del cambiamento climatico, tema principe dei Verdi che possono utilizzare la situazione per attaccare le mancate politiche preventive della Grande Coalizione attualmente al governo e proporsi come alternativa efficace e vincente per implementare politiche ambientali e sostenibili. Il primo sondaggio post alluvione ha visto infatti lo stop al calo dei Verdi, che ora tornano a cullare il sogno di vincere le elezioni. La sfida, per Baerbock e compagni, sarà quella di convincere l'elettorato di poter adottare politiche green efficaci e di contrasto al cambiamento climatico senza però intaccare gli interessi economici esistenti. Non sarà semplice, ma ora la partita sembra riaperta.

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