Esteri
Pandemia, la nostra vita nella nuova normalità
Lockdown-down, e-commerce, mascherine, disinfettanti, le parole del prossimo futuro
Il Coronavirus rimarrà a lungo tra noi o ce ne dimenticheremo?
Un paio di domande che molti si stanno facendo tra terza dose, green pass e tamponi. Purtroppo queste domande rimarranno a lungo senza risposta perchè l’evoluzione della pandemia è ancora sconosciuta.
Infatti sono molte le variabili che potranno lasciare aperta la porta al virus o alle sue mutazioni oppure chiuderla quasi per sempre.
Ma i prossimi mesi potrebbero darci nuove indicazioni.
Finirà mai la pandemia da Coronavirus?
Siamo in una diversa fase della pandemia, una fase in cui, soprattutto nei paesi industrializzati, la vaccinazione su larga scala non ha ancora raggiunto l’immunità di gregge ma ha ridotto drasticamente contagi e morti.
Per colpa dell’egoismo di molte Big Pharma, che non hanno concesso licenze temporanee ai paesi poveri, e per l’idiozia di tutti i no vax non si può ancora abbassare la guardia e bisogna continuare con le misure di prevenzione.
Due dei motivi principali di rischio sono la diffusione della variante Delta, molto contagiosa, e il limite dei vaccini che non impediscono ai vaccinati di contrarre il contagio e infettare gli altri.
Negli ultimi mesi i paesi industrializzati hanno raggiunto l’80/85% di vaccinati mentre in Africa, ad esempio, non si è raggiunto nemmeno il 5%. Tutto questo squilibrio potrebbe lasciare aperta la porta all’arrivo di nuove varianti, più o meno pericolose.
Finirà ma la pandemia da Coronavirus?
Un altro problema che emergerà a breve è il surplus di vaccini, che scadono a sei mesi, nei paesi ricchi ( in UK vi sono 7 dosi per ogni persona).
Per questo l’OMS sta cercando di far cambiare la data di scadenza per evitare inutili sprechi.
Il Gruppo di lavoro internazionale composto dal FMI, dal Gruppo della Banca mondiale, dall'OMS e dall'Organizzazione mondiale del commercio intende far vaccinare almeno il 40% delle persone in tutti i paesi dalla fine del 2021 e almeno il 60% entro la metà del 2022.
Per raggiungere questo obiettivo sono necessarie oltre 3 miliardi di dosi.
La pandemia, è noto, ha colpito non solo la salute delle persone con oltre 5 milioni di morti ma pure la società nel suo complesso, dall’economia, al lavoro, al sociale. Ma praticamente adesso il mondo è cambiato.
Come sarà la nuova normalità?
Innanzitutto le mascherine e i disinfettanti continueranno ad essere presenti nella vita di tutti giorni. Anche dove è permesso molta gente non si fida ancora e si muove con cautela e soprattutto indossando la protezione. Poi si avrà, oltre al passaporto tradizionale, un passaporto sanitario che sicuramente verrà richiesto ad ogni confine. E anche dal punto di vista sanitario verremo controllati in ogni parte del mondo. L’home office poi, il nuovo modo di lavorare da casa, ha ricevuto dal virus il via libera. Le aziende se ne sono rese conto che è possibile essere produttivi senza andare in ufficio.
La tecnologia è diventata la vera protagonista della vita di tutti noi, a scuola, in azienda, in lockdown e in ospedale tutti abbiamo preso più familiarità con l’utilizzo delle tecnologie informatiche e del computer.
Come conseguenza “driver” nel commercio sono stati gli acquisti online. L’e-commerce guidato dal boom di Amazon è diventato parte integrante della nostra vita e della nostra nuova normalità.
Una nuova normalità che però è costata sofferenza ed oltre 5 milioni di morti.