Russia, l'ambasciatore di Mosca a Roma contro Abodi: "Due pesi e due misure tra noi, Israele e Kiev" - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 19:38

Russia, l'ambasciatore di Mosca a Roma contro Abodi: "Due pesi e due misure tra noi, Israele e Kiev"

Riguardo al futuro delle Olimpiadi in Italia, l’ambasciata ha ribadito la necessità di rispettare i principi del Movimento Olimpico

di Sandro Mantovani

Russia, l'ambasciatore di Mosca a Roma contro Abodi: "Due pesi e due misure tra noi, Israele e Kiev"

L’Ambasciata della Federazione Russa in Italia ha criticato, in un post su Facebook, le parole del ministro dello Sport, Andrea Abodi, pronunciate a margine del Meeting di Rimini, sottolineando le disparità di trattamento tra Israele, Ucraina e Russia nelle competizioni sportive internazionali.

Il ministro aveva dichiarato "che si farebbe un ulteriore passo indietro rispetto invece alla funzione dello sport che deve unire piuttosto che dividere. La Russia è stato un fatto molto più cruento, molto più aggressivo, che ha inciso sulla sovranità di una nazione che doveva essere supportata, sostenuta e difesa". L’ambasciata ha osservato che, se da un lato il richiamo all’unità dello sport è condivisibile, dall’altro "è emblematico dei ‘due pesi, due misure’ dei rappresentanti dell’establishment occidentale".

Secondo il commento dell’ambasciata, sarebbe necessario applicare criteri uniformi nella valutazione dei conflitti: "Sarebbe interessante sapere quale criterio venga applicato in Italia per determinare quanto sia ‘cruento’ uno o l’altro conflitto", citando i dati dell’Istituto di Ricerca sulla Pace di Oslo e le vittime civili nel Donbass, "da quando il regime di Kiev ha iniziato la cosiddetta ‘Operazione antiterroristica’, dal 2014 al 2022, sono morti 14.000 civili ucraini e oltre 500 bambini sono stati uccisi o mutilati".

L’ambasciata ha inoltre sottolineato che "nessuno in Occidente ha mosso un dito per costringere il regime di Kiev a porre fine a questo spargimento di sangue, mentre si esercita improvvisamente la massima pressione sulla Russia".

Riguardo al futuro delle Olimpiadi in Italia, l’ambasciata ha ribadito la necessità di rispettare i principi del Movimento Olimpico: "Sarebbe molto auspicabile che le autorità italiane seguissero con chiarezza i principi fondamentali del Movimento Olimpico e si astenessero dal formulare, per bocca dei propri funzionari sportivi, dichiarazioni che alterano il senso e il significato del compito loro affidato".

In questo contesto, Abodi aveva aggiunto: "Sarebbe un errore vederla dal punto di vista della contrapposizione, perché io credo che nessuno possa pensare a una doppia morale o a una asimmetria di sentimenti umani". L’ambasciata ha definito tale posizione contraddittoria, rilevando come Israele e Ucraina non abbiano subito esclusioni simili, accentuando la percezione di un "doppio standard".