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Esteri
Sentenza Polonia, Ue: "Se non rispettiamo trattati tutta Europa collasserà"

Una decisione senza precedenti. Giovedì scorso, la Corte Costituzionale polacca ha stabilito che ogni sentenza o atto normativo dell’Unione Europea deve essere conforme alla legge polacca, per essere applicato, appunto, in Polonia. La sentenza significa, di fatto, che la Polonia non riconosce più la supremazia delle leggi europee su quelle polacche, e questo va contro uno dei princìpi fondativi dell’Unione Europea.

“Sono profondamente preoccupata per la sentenza, ho incaricato i servizi della Commissione di analizzarla a fondo e rapidamente. Su questa base decideremo i prossimi passi”, ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "I Trattati europei", ha insistito, "sono 'molto chiari': le sentenze della Corte di giustizia dell'Ue sono vincolanti per le autorità di tutti gli Stati membri, compresi i tribunali nazionali, e il diritto dell'Ue ha il primato sul diritto nazionale, compreso quello costituzionale”, ha aggiunto. “Questo è ciò che tutti gli Stati membri dell'Ue hanno firmato come membri dell'Unione europea. Useremo tutti i poteri che abbiamo ai sensi dei trattati per garantirlo”.     

 “Il principio dello stato di diritto è che nessuno è sopra la legge, per questo noi siamo ferrei su questo. Lo stato di diritto è anche la limitazione dei poteri, principio alla base degli Stati membri. Ora, dopo la decisione della Corte costituzionale polacca, devo dire che se non confermiamo il principio nell'Ue che regole uguali sono rispettate allo stesso modo in ogni parte dell'Europa, tutta l’Unione comincerà a collassare”. Lo ha dichiarato la vice presidente della Commissione europea, Vera Jourova, nel suo intervento al Forum 2000. “Per questo dobbiamo reagire in questo nuovo capitolo”, ha aggiunto.

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