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Esteri
Siria, la tragica conseguenza di un'Europa che non c'è

di Corrado De Rinaldis Saponaro*

La tragica condizione in cui versa la popolazione siriana è  la più odiosa conseguenza dell'assenza di una politica estera delle nazioni che hanno la responsabilità a garantire la pace nel mondo.

L'azione unilaterale americana in Siria è stata decisa  a seguito del veto posto dalla Russia alle Nazioni Unite ed è  la dimostrazione più eclatante dell'inesistenza della politica  dell'Europa e dell'Italia come risposta agli eccidi perpetrati da Assad usando armi chimiche come già avvenuto nel settembre 2013. La decisione italiana di non designare alla guida della politica estera europea personalità di rilievo internazionale quali Emma Bonino, Massimo D'Alema o Franco Frattini, ha in realtà tradito l’idea  di un Europa politica già espressa a Ventotene da Rossi, Lorni e Spinelli, che era preminente rispetto ad una visione finanziaria burocratica della comunità.

 Molteplici sono state negli ultimi anni le manifestazioni di insipienza dell’Europa in politica estera sulle quali l'Italia sta pagando più delle altre nazioni le conseguenze  a partire dal caso Libia, dove abbiamo assecondato gli interessi e le scelte della Francia creando un’area ad alta instabilità politica e sociale che ha gravi conseguenze per l’Italia e per gli Stati,  a cominciare proprio dall’Italia, che sono in prima linea nel governo delle difficili politiche migratorie nel Mediterraneo.

È chiaro ormai a tutti che l'Europa non può sottrarsi al ruolo che le compete: una forte unità sullo scenario internazionale con una politica estera comune capace di ristabilire dialoghi ed alleanze con gli Stati Uniti d’America ed insieme confrontarsi con la Russia sulle problematiche del Medio Oriente e del Mediterraneo che se è il mare dell'Europa è soprattutto  il mare d’Italia. Nelle  nostre coscienze abbiamo sempre rifiutato la logica dei bombardamenti  ma la ragione spesso ci dice che sono necessari per evitare  catastrofi peggiori.  A questo si arriva quando i Paesi che hanno la responsabilità di garantire la pace nel mondo o perseguono micro interessi economici o sono governate da classi dirigenti inadeguate come accade in Italia da qualche anno.

I Repubblicani auspicano che le forze politiche che hanno chiaro il ruolo che deve avere l’Europa uniscano le loro forze e diventino punto di riferimento nella società italiana per ridare all’Italia il ruolo nazionale e internazionale che merita.

*segretario nazionale del Partito repubblicano italiano

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