Scontro Trump-Streep, Hollywood non rappresenta gli Usa
Ha ragione Donald Trump a definire Meryl Streep "attrice sopravvalutata"
Ha ragione Donald Trump a definire Meryl Streep "attrice sopravvalutata" dopo l'invettiva della stessa contro di lui durante la cerimonia dei "Golden Globe". Avrebbe dovuto dire: "Hollywood sopravvalutata": essendo quella degli attori di cinema una tecnica in tono minore. Come definire un doppiatore un artista: basta fare un corso che non è neanche equiparato al diploma di scuola secondaria superiore.
Streep è l'ultima della serie. Già si erano dichiarati personaggi anche della musica. Hanno preso le distanze, tra gli altri: Adele, Cher, John Legend, Miley Cyrus, Neil Young, R.E.M., Ricky Martin, Shakira, Usher, Guns N' Roses. Anche gli italiani Andrea Bocelli e il gruppo "Il Volo" hanno detto no a Trump rifiutandosi di intervenire all' Election Day.
Sarebbe troppo sostenere che la cultura, quella, per usare un ossimoro, su vasta scala, sia intrinsecamente - si veda la storia del Novecento - di sinistra per via dell'equivoco (dell'ubriacatura) del Comunismo. Più corretto asserire che a essere di sinistra è l'opportunismo dello star system. Sinistra nel senso peggiore del termine. Quasi sempre le star sono espressione del popolo, per educazione e formazione. Ne conoscono bene i meccanismi psicologici proprio perché sono il popolo. Sanno che questo è anti meritocratico. Parlano in suo nome. Sono dalla parte del giusto. Utilizzano il "noi" ("Trump non ci rappresenta"). Salvo poi rinchiudersi nelle loro automobili a vetri oscurati. (Sarebbe interessante vedere come trattano i domestici).
Lo loro condizione è finanziata in modo abnorme, essendo loro miliardari, dal pubblico, che tengono lontano. Pubblico per certi versi spinto al peggio. Si pensi alle trame dei film: omicidi, droga, tradimenti, divorzi - droga tradimenti divorzi, frequenti e sostenibili senza problemi nella vita privata degli attori, altrettanto ricorrenti ma tollerabili con difficoltà dalla gente. Pleonastico ricordare la deriva, la falsariga ma in tono minore, dello (si fa per dire) star system italiano, più televisivo che cinematografico. Che sa bene anch'esso da che parte stare. Essendo tutto più piccolo in Italia rispetto agli Usa, molto più grandi connivenza, complicità, falsità e opportunismo nella fattispecie del Belpaese.