Esteri

Ucraina, abboccamenti tra Biden e Mosca? "Kiev nella Nato ma senza territori"

Putin "cederebbe" sulla neutralità e sull’adesione alla Nato dell’Ucraina ma manterrebbe Crimea e Donbass

Si inzia a immaginare la via d'uscita dalla guerra in Ucraina: ecco come potrebbe essere l'accordo

L'amministrazione Biden lavora a una strategia a lungo termine per sostenere l'Ucraina, nonostante l’impasse sui finanziamenti al Congresso. Ma i piani, secondo quanto riferisce l'Washington Post che cita anonimi funzionari statunitensi, non prevedono la riconquista dei territori perduti a beneficio della Russia, bensì punteranno ad aiutare Kiev a respingere nuove avanzate russe, rafforzandone la capacità di combattimento e l'economia entro il 2024.

Gli obiettivi sono sostenere le operazioni militari a breve termine e creare una futura forza militare ucraina per scoraggiare l’aggressione russa. La strategia include programmi per ricostituire ed espandere la base industriale e le esportazioni ucraine e per assistere il Paese nelle riforme politiche necessarie all'integrazione nelle istituzioni occidentali.

Non a caso, secondo il Corriere della Sera e altre testate, la Russia starebbe testando la possibilità di un abboccamento (anche indiretto) con gli Stati Uniti. Secondo l’agenzia di informazioni Bloomberg, Vladimir Putin starebbe "sondando il terreno" per capire se gli Stati Uniti siano pronti a impegnarsi in colloqui di pace: addirittura, Mosca potrebbe considerare di lasciar cadere la richiesta di neutralità per l’Ucraina e perfino, in ultima ipotesi, l’opposizione all’ingresso di Kiev nella Nato. "In cambio, gli ucraini dovrebbero accettare il controllo russo sulle regioni orientali occupate dalle truppe di Mosca, dal Donbass alla Crimea".