A- A+
Esteri
Ucraina, da Biden mille droni kamikaze. A Mosca armi dall'Iran e Kim Jong-un

Droni e armi in Russia da Iran e Corea del Nord

Altro che pace, le armi continuano a fluire verso il campo di guerra ucraino. Sia verso la Russia sia verso l'Ucraina. Intanto, l'Iran ha ammesso di avere fornito droni alla Russia ma prima dell'invasione dell'Ucraina a febbraio scorso. "Abbiamo fornito alla Russia un numero limitato di droni nei mesi precedenti la guerra in Ucraina" ha detto il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, all'agenzia ufficiale Irna. È la prima volta che il ministro ammette l'invio di droni alla Russia. Nelle scorse settimane, Kiev e gli alleati occidentali hanno accusato Mosca di utilizzare droni di fabbricazione iraniana per portare attacchi all'Ucraina, ma Teheran ha negato a più riprese.

Il ministro degli Esteri iraniano ha aggiunto di essere pronto a considerare eventuali prove circa un ricorso russo ai droni iraniani nel conflitto ucraino: "In una conversazione telefonica con il ministro ucraino degli Esteri, la settimana scorsa, abbiamo convenuto che se c'è una prova dell'uso di droni iraniani da parte di Mosca, lui ce la fornisca" ha precisato Amir-Abdolahian.  "Se la parte ucraina manterrà la sua promessa, potremo valutare la questione nei prossimi giorni e terremo conto delle sue prove".

Ma attenzione, come scrive il Messaggero, "il Progetto 38 North, think tank di Washington che monitora la Corea di Kim Jong-un, in base a immagini di satelliti commerciali ha osservato per la prima volta da quasi 3 anni treni venerdì notte sul Ponte dell'Amicizia di Tumangang tra Corea del Nord e Russia, in concomitanza con notizie insistenti sulla fornitura di munizioni coreane a Mosca". Come spiega il Messaggero, "resta il dubbio sul contenuto dei vagoni: armi o cavalli? La Corea sostiene di non aver fornito armi e non avere intenzione di farlo, mentre gli Stati Uniti mercoledì hanno accusato Kim Jong-un di foraggiare segretamente Mosca con proiettili di cui la Russia ha bisogno per bombardare le infrastrutture ucraine che producono luce e calore".

Zelensky ringrazia per i droni kamikaze di Biden ma si dice pronto a negoziare

Intanto, gli Stati Uniti continuano a mandare armi in Ucraina. "Zelensky ringrazia gli Stati Uniti per nuovi aiuti militari per 400 milioni di dollari, per la prima volta anche 45 tank sovietici T-72, che «gli ucraini sanno usare», ha detto la vice-portavoce del Pentagono, Sabrina Singh. E poi 250 mezzi corazzati per trasporto personale, 40 imbarcazioni blindate, 1100 droni, missili per la difesa aerea Hawk e munizioni. I carri armati vengono rimodernati con fondi americani (e olandesi per altri 45, fino a un totale di 90 tank) e arriveranno dalla Repubblica Ceca", spiega sempre il Messaggero.

Nel frattempo, lo stesso Zelensky si dice pronto a negoziare: "Siamo pronti per la pace, per una pace giusta", ha detto chiedendo "il rispetto della Carta delle Nazioni Unite» e «dell’integrità territoriale" dell’Ucraina invasa, ma anche "la punizione di tutti i colpevoli" e "un pieno risarcimento dalla Russia per i danni provocati". Difficile che ci si riesca a sedere al tavolo con Vladimir Putin.

Iscriviti alla newsletter
Tags:
bidenirankim jong unucraina





in evidenza
Chi è Valentina Mira, la nuova Murgia candidata al Premio Strega

FdI contro il suo libro

Chi è Valentina Mira, la nuova Murgia candidata al Premio Strega


in vetrina
Fuorisalone, la guida di Affari agli eventi della Milano Design Week 2024

Fuorisalone, la guida di Affari agli eventi della Milano Design Week 2024


motori
Lexus alla Milano Design Week 2024: il futuro del design automobilistico

Lexus alla Milano Design Week 2024: il futuro del design automobilistico

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.