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Esteri
Venezuela, Maduro gioca la carta del "nemico comune" Trump

"Il Governo di Donald Trump è il governo degli interessi, e questo presidente, eletto con un sistema medioevale dei collegi elettorali, vuole adesso criticare il nostro sistema di voto democratico. Ed allora attento Donald Trump perché sappi che le tue sanzioni non sono contro Nicolas Maduro ma contro tutto il popolo venezuelano che ora detiene il potere politico". Così, con in mano la sua vittoria contro l'opposizione e la rivolta di gran parte del paese, Maduro, in un discorso di oltre tre ore di fronte ai 545 costituenti dell'Assemblea Nazionale eletti ' dal voto eroico di tutto un paese che chiedevpace' ha annunciato che vuole la resa dei conti.

PRIMO DISCORSO DI MADURO ALL' ANC. UN ATTACCO A TRUMP
Il presidente del Venezuela ha più volte attaccato gli Stati Uniti e in particolare il presidente Trump e gli Europei, servitori degli americani. Ha poi lisciato il pelo ai due suoi grandi alleati Russia e Cina ( la grande rivoluzione di San Pietroburgo ha cambiato il mondo e la cultura cinese è unica con oltre 5000 anni di storia) ed infine ha sottolineato come la pace deve transitare attraverso la giustizia e le pene per gli assassini. Leggasi non si fanno prigionieri. Assassini, a detta del presidente, colpevoli di 29 compatrioti bruciati vivi solo per essere stati chavisti o ufficiali delle forze armate.

PRIMO DISCORSO DI MADURO ALL' ANC. VALEVA LA PENA LA GUERRIGLIA?
"Certo, si è domandato Maduro, ora che l'ANC è una legge ufficiale del paese, riconosciuta da tutti e l'unica opzione per arrivare alla pace, valeva la pena di passare mesi di guerra interna con camion di alimenti bruciati, autobus ,metro e taxi messi a fuoco a volte con lavoratori all'interno, attacchi agli ospedali o alle scuole? Un metodo usato solo da dittatori come Franco in Spagna, Hitler in Germania e Mussolini in Italia".

PRIMO DISCORSO DI MADURO ALL' ANC. TRUMP SI CREDE UN CRISTO
Ed ancora un suggerimento a Trump ' siamo onorati delle sue sanzioni, se il diritto internazionale di darà ragione le toglieranno, altrimenti il Venezuela continuerà nella lotta e mai si arrenderà. Ma lei Trump si crede forse un sultano, un re, un imperatore? O forse Cristo? Sappia che di Cristo ce né uno solo'. 'Comunque, ha dichiarato Maduro, se lei Trump vuole parlare con il Venezuela io sono qua Nicolas Maduro pronto a parlare.Noi vogliamo relazioni con tutti '. Parole dirette allo stomaco del pubblico presente, costantemente in piedi al grido di 'giustizia,giustizia'. Un grido che si è alzato ancora di più quando Maduro ha sostenuto che il '20 gennaio 2017, data dell'elezione del nuovo presidente americano, sia stata una data che ha marcato la differenza tra la politica di Obama e l'insediamento di una casta di milionari che hanno occupato tutti i posti di potere e ora minacciano la pace mondiale'. Ed ancora, tra una pausa e l'altra un po' di ringraziamenti ai capi delle Forze Armate, molte promesse di nuovi ruoli ad amici (probabilmente cambiali che dovevano essere pagate) e molta retorica nel parlare di popolo e operaismo.

PRIMO DISCORSO DI MADURO ALL'ANC. IL PRESIDENTE PAGA CAMBIALI Senza dimenticare tutti i morti di questa rivoluzione assassinati, secondo Maduro, dai terroristi dell'opposizione e dai guerrafondai americani. Americani colpevoli pure dell'ultimo tentativo di colpo di stato di una ventina di militari soffocato sul nascere. Insomma tutto da copione. Un copione scritto da un dittatore e da oltre 120 morti innocenti e oltre 1000 feriti. Sullo sfondo alcune potenze pronte ad arrivare al momento giusto per succhiarsi il petrolio di uno dei paesi più ricchi al mondo.

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